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Anno 20° – n. 4 - 4° Trimestre 2021 – Poste Italiane s.p.a.

Sped. in Abb. Postale-.L.353/2003

(conv.in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 2,-DCB-PD - Taxe perçue

 

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Suor Chiara Scarabelli

 

 

U N    M E S S A G G I O

D A   S C O P R I R E

E   U N   V O L T O

D A   C O N T E M P L A R E

 

 

Foglio  di  collegamento  per  gli  Amici

di  suor  Maria  Chiara  Scarabelli

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Cari Amici,

siamo anche noi “storia” della Medaglia, sapete? E allora auguri di Buon Natale e ringraziamo il Signore, in comunione con tutti tutti gli Amici, in cielo e in terra e con Suor M. Chiara, chiediamo a Maria di farci sempre più trasparenti a questo Dono unico, il dono del Suo Cuore di Mamma:

 

Maria, la dolce mamma del bell’Amore, ci insegni il secreto dell’amore...

O meglio, ci conduca per questo cammino, per amare come ha amato Lei, col suo stesso amore...per dar gioia all’Amato del nostro cuore...

Questo fuoco mi brucia nell’anima... Oh, come vorrei comunicarlo a tutti i fratelli, affinché ogni cuore che vive sotto il cielo palpitasse solo

per amore dell’Amato, che non è amato, ma, da tanti, oltraggiato!...

Grazie mio Dio che mi hai dato l’amore! ...Vivere solo per amare!...

 

* * *

 

Per approfondire la vita e gli scritti di Suor M. Chiara digita su Google:

IL BLOG DI CHIARA DI MARIA: Madre mia, fiducia e speranza

 

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Per essere sempre più una cosa sola con Gesù e Maria, desideriamo offrire

alla vostra meditazione la testimonianza sulla vita di Suor M. Chiara della sua sorella Celestina, che divenne anch'ella religiosa con il nome Suor Ester.

 

01 Marzo 2001           

Reverendo e carissimo Padre Alessandro.

Mi ha espresso il desiderio di scrivere qualche cosa a riguardo di suor Chiara mia sorella.  A dire il vero mi sarei astenuta per il fatto della mia incapacità, cercherò di farlo per ubbidire come so fare.

Scarabelli Maria, che poi fatta religiosa prenderà il nome di Suor Maria Chiara, clarissa di clausura come era suo desiderio.

Scarabelli Maria, mia carissima sorella, il Signore l’aveva dotata di tante virtù umane e spirituali, che essa ha corrisposto in pienezza per mezzo dell’aiuto del Signore e di Maria SS. che ella chiamava Mamma, perciò in ogni necessità ricorreva a lei con tanta confidenza e fiducia. Riguardo alle virtù umane, intuiva i bisogni della famiglia in maniera eccezionale, con tanta generosità e amore senza essere richiesta, per aiutare la mamma e le sorelline piccole.

Sapeva fare tanti fioretti per fare piacere a Gesù come si esprimeva, siccome nel nostro cortile avevamo tanto spazio così venivano i bambini dei nostri vicini a giocare, mia sorella Maria non veniva mai, si sacrificava a fare i lavori di casa per aiutare la mamma e la rendeva soddisfatta.

Era così buona e intuitiva che a 6 o sette anni riusciva a supplire la mamma quando doveva assentarsi, chi la vedeva nell’agire restavano meravigliati, e dicevano: è davvero una mammina. Posso dire che era eroica, non si lamentava mai e quanti sacrifici faceva ed era sempre lieta, penso era la preghiera che ella faceva alla Madonna che l’aiutava, ma anche la sua buona volontà.  Insegnava anche a noi a fare i fioretti e a pregare davanti all’altarino che aveva preparato alla Madonna, che adornava di fiori.

La Domenica ci conduceva in Chiesa, bisognava vederla com'era raccolta, devota. Così ci era di esempio, anche come pregava, noi ci sentivamo spinte ad imitarla.

Riguardo alla morte della mamma è stata molto brava, direi eroica essendo tanto sensibile e affezionata a lei, si vedeva che soffriva molto, però si superava per sollevare il papà e anche noi.  Siamo rimaste senza mamma in cinque bambine. La prima aveva 12 anni e l’ultima 7 mesi, la mia Maria era la seconda, il papà tanto addolorato disse: “che facciamo della piccola Mercede, non mi sento di darla agli altri da allevare”, Maria dopo un lungo respiro disse: “Papà se sei contento ci penso io”, così l’ha sollevato da tante preoccupazioni. In questo impegno che si era assunta e incarico quanto le costò, quante notti senza dormire, quando piangeva la prendeva in braccio e girava per la stanza, lo faceva con tanto amore come una vera mamma, anche se era stanca non si lamentava. Io capivo che per lei era una gioia il soffrire per amore del Signore.  Ardeva in lei l’ansia di salvare le anime, sì, davvero era industriosa, sapeva cogliere ogni occasione, non parlava ma agiva, senza dirmi niente capivo la sua virtù. Ella amava tanto il Signore, la vedevo alle volte assorta in Lui anche mentre attendeva ai lavori. Per Lui si mortificava anche, ricordo bene che una estate, mentre eravamo a mietere il frumento, con quel caldo che faceva e anche la fatica si asteneva dal bere, poi era capace di mangiare solo pane con acqua per parecchi giorni tutto per amore del Signore e per salvare le anime, voleva tutti in Paradiso a lodare il Signore.

Tornando alletà di sette anni, la mia Maria, diceva la mamma, si amma di polmonite, quando si scopriva un pochino le diceva: “Sta attenta a non scoprirti che se prendi freddo non guarisci e puoi anche morire, ella rispose: “Co and in paradiso con Gesù e Maria, in compagnia stabene con loro in cielo, se invece Gesù non vuole, soffriper suo amore.  Devo dire che per la morte della mamma vedevo che soffriva molto e poi per tante preoccupazioni il suo fisico deperiva, specialmente per la piccola Mercede che piangeva di frequente e non sapeva cosa farle, co un giorno tanto desolata, corse in chiesa per chiedere aiuto al Signore e alla Madonna piangendo e pregando, ad un tratto vide la Vergine Santa illuminata e scendendo dallaltare, la consola e incoraggia dicendole: Vai a casa che la piccola non piange, è un Angelo,  la sollevò prendendola per un braccio, in cuor suo diceva non lo dirò a nessuno.  Il Parroco che era in coro non senti niente ma capì che era successo qualche cosa, però non si fece vedere.  Più tardi la interrogò co dovette svelarlo essendo il suo confessore, io lho saputo da lui, dalla sorella non ho saputo niente, era molto riservata teneva tutto per se, neppure io osavo chiedere.

La Madonna le apparve anche la notte prima di partire per la Clausura, non poteva dormire e soffriva tanto per il pensiero di lasciare la famiglia che tanto amava e vedeva il bisogno di aiuto. La Vergine Santa apparendole e allargando le braccia le disse: “Le tue sorelline sono sotto la mia protezione, sta tranquilla. Nonostante questo conforto e promessa pativa molto. Veramente, parlando umanamente, aveva ragione, perché era molto di aiuto e conforto per noi, dimenticava se stessa per aiutare noi non si era mai risparmiata e lamore per noi era immenso. Non sto a descrivere la sofferenza che provò per la partenza, dico solo che è stata eroica.  Lei Padre sa tutto, anche il demonio faceva la sua parte.  Tornando quando era ancora a casa, devo dire che poco eravamo assieme perché di giorno lei andava in campagna ad aiutare il papà, oppure andavo io e lei rimaneva a casa, si partiva al mattino presto e si tornava alla sera, i campi erano un po lontani dalla casa. si pranzava là, avevamo solo i vigneti vicino alla casa.  Il papà preferiva lei perché era molto affezionata a lui, anche lei preferiva laria aperta dei campi.  E nonostante il lavoro che faceva, di notte ogni tanto si alzava dal letto, si inginocchiava a pregare, io non so come faceva a resistere così. E da dire che ha subito parecchie  malattie, quindi era sostenuta dallAlto, però cooperò la sua generosi.  Posso dire che io ho imparato tanto da lei sebbene eravamo poco assieme, ed è partita giovane di anni 19. Ora che è in Paradiso la invoco sempre, me la sento vicina, grazie carissima sorella Suor Chiara.

Nel periodo che sono stata in clausura con lei per 18 mesi non siamo state assieme  perché  la  novizie  stavano  separate  dalle  professe,  perc Suor Chiara era molto osservante alle regole.  In coro per lufficio Divino e altre preghiere, ecc., eravamo assieme, per me era di edificazione per il suo comportamento devoto, non alzava mai gli occhi. Posso dire che faceva diversi  atti  di  accusa  e  di  umil,  anche  di  mortificazione,  alle  volte  si passava per andare in Coro, ella si metteva in ginocchio e baciava i piedi a tutte le sorelle, io mi sarei sprofondata.

Dico il vero, io lammiravo.  Per non allungarmi troppo parlo della premura che mi ha usato quando io ero in clausura con lei.  Lei Padre sa quello che il Signore ha chiesto a me, di dover lasciare il Monastero.  Suor Chiara quando ha saputo che dovevo uscire perché ero ammalata di polmoni, come diceva il medico, lei si era impegnata di procurarmi il posto dandare perché non potevo andare a causa che cerano i bambini.  Io l’ho saputo dopo, che delicatezza e prudenza!  Che premura e sofferenza a causa mia, poverina, penso che il Signore certamente lavrà ricompensata ampiamente.  Pearrivata a Piacenza sono andata allOspedale e facendomi visite e raggi, mi hanno detto che non avrei recato danno ai bambini, co sono andata in famiglia che sono stata accolta con tanto affetto e premura da tutti, specialmente dalla Luisa mia sorella e che sento tanta riconoscenza.  Mi sono curata, co mi sono rimessa in salute, dato che anche laria in collina. Dopo 15 mesi sono tornata ancora in clausura, come mi avevano promesso, ma purtroppo per poco tempo, in quel periodo suor Chiara era ammalata il medico che la curava, visitò anche me e disse: prima che si ammala ancora è meglio rimandarla.  Anzi se sua sorella non fosse professa la rimanderei anche lei. Non so dire quale sofferenza sia per lei che incolpava se stessa, co abbiamo tanto sofferto assieme, poi daccordo abbiamo promesso di non scriverci facendo il sacrificio perché potessi farmi di nuovo ancora Suora. Infatti lo stesso giorno arrivata a Piacenza mi hanno accolta le Ancelle della Carità che facevano servizio in Seminario, io nemmeno conoscevo le ancelle. Mi hanno accettato molto bene.  Penso che questa grazia sia dovuta a Sr. Chiara.

Io ho mantenuto la promessa di non scrivere, quando però pensavo che non la tenevo informata della mia salute mi veniva il rimorso, è vero che così eravamo daccordo, il Signore co ci ha ispirato.  Ma è stato un bene per lei perché le ho risparmiato delle sofferenze.  Siccome sono stata ammalata ancora quasi tutto il tempo del noviziato, ho subito diverse operazioni senza risultato, sempre febbre e tosse, mancavano 15 giorni a emettere i voti ma hanno deciso di farmi cambiare aria, da Brescia sono partita a Udine e coper la terza volta ho dovuto spogliarmi del santo abito ecc.  Se le avessi dato notizia quale strazio per lei co sensibile.  Per me sarebbe stato un conforto un suo scritto dalla mia cara sorella come lei sapeva fare e che tanto mi aiutava e amava.  Mi confortava il pensiero che ero sicura che essa pregava per me per essere sostenuta nella prova.  In famiglia lo ho avvisati e sono venuti a trovarmi subito, mi volevano a casa a tutti i costi a fare la Suora, ma ho cercato di persuaderli di restare nell’Istituto, dato che mi tenevano. A dire il vero mi è costato tanto, avevo il cuore che pareva mi si spezzasse, però il Signore e Maria SS. che invocavo di tutto cuore mi aiutavano, sebbene siano venute 5 mie consorelle che avevano fatto il noviziato assieme, loro Professe e io niente.  Ora lascio perché ho già detto troppo di me.  Mi perdoni Padre che lav stancato.

Mi scusi tanto dello scritto co male, Padre.  Di cuore la ringrazio di tutto quello che fa per Suor Chiara, prego il Signore che abbia a ricompensarla.

Mi scusi Padre se non mi faccio sentire per il telefono, però chiedo sempre alla Luisa sue notizie, lei è più libera, io invece sono in comunità con 56 Suore e difficilmente trovo il telefono libero, lorario che lei troverei, altri orari non sentirei la sua voce.

Io non spedisco questo scritto perché mi hanno promesso che mi vengono a trovare, lo mando alla Luisa.

Tanti auguri carissimi Padre, affe.ma e devo.ma

Suor Ester Scarabelli

 

* * *

 

Prosegue ora la meditazione della nostra cara sorella Chiara Bollini sul fondamento teologico della Consacrazione al Cuore Immacolato e Materno di Maria, attraverso alcuni straordinari scritti di Suor M. Chiara.

 

Carissimi fratelli e amici di Suor M. Chiara,

Per sua esperienza personale, la suora, sa che la vera devozione o consacrazione che ella stessa vive corrisponde a quell’invito che la Madonna ha cominciato a chiedere di attuare concretamente fin dal 1917 con le sue apparizioni a Fatima, infatti scrive:

 

Giovanni, è lì ai piedi della Croce non a titolo personale ma come il discepolo e in lui va visto ogni discepolo di Cristo.

E come discepolo, prende Maria come sua proprie; i beni di Giovanni diventano di Maria, e quelli di Maria di Giovanni.

Questo  è  il  destino  dei  devoti  di  Maria;  non  si  deve  far  consistere  la devozione nella semplice recita di formule di preghiere, ma nella totale appartenenza  del  Cuore  di  Maria;  vera  devozione  alla  Madre  di  Gesù consiste nel tutto dare , e tutto ricevere da Lei. Le cose nostre sono Sue, le Sue sono nostre.

Chi  arricchisce  siamo  noi...  tutti  e  solo  di  Maria  per  essere  pperfettamente, tutti e solo di Gesù...

 

      La devozione al Cuore Immacolato di Maria capisco che è una devozione meravigliosa voluta da Cristo per glorificare la Madre Sua, in questi tempi di odio, di tenebre, di tristezza dove satana fa di tutto per perdere le anime.

      Essa consola i peccatori, gli smarriti i disperati e salva il mondo...

 

      Per salvare il mondo, Gesù vuole stabilire la devozione al mio Cuore Immacolatodisse a Fatima la Madre Celeste; queste parole di giorno in giorno si costatano sempre pvere e consolanti...

      Venga o Gesù il Tuo Regno in tutti i cuori per mezzo del Cuore Immacolato di Maria. Ma venga presto o Gesù a gloria della Madre Tua. Q.14

 

M. Chiara ha avuto l’incarico dal Cielo di portarci la Medaglia, dono del Cuore di Maria ai Suoi consacrati, perché, come il discepolo, la nostra suora realmente prese nella sua casa la Madre di Dio, secondo la Parola di Gesù e visse sempre in Lei. Ci ricorda che:

 

Gesù dalla Croce prima di morire disse alla Madre: Donna, ecco tuo figlio.

Poi disse al discepolo: Ecco tua Madre!”

 

E dal quel momento il discepolo la prese nella Sua casa.

 

Ai piedi della Croce, pochi momenti prima della morte di Gesù, avviene questo affidamento dellumanità a Maria, questo è linizio, è il fondamento della devozione Mariana. Questa devozione, da quello che comprendo da povera ignorante, ci è stata inculcata da Giovanni...

Giovanni ha dato inizio allatteggiamento del vero discepolo di Maria, che vede in Lei la Madre di ciascuno di noi e di tutti...

 

Gesù andava a morire perché amava il Padre. Per amore del Padre e per compiere la Sua volon, perché tutto fosse adempiuto, Gesù ha affidato Maria al discepolo...

 

 

Ecco  lultima,  stupenda  conclusione:  la  nostra  devozione  a  Maria  è  una espressa volontà del Padre!

Anche  questo  era  un  dovere  da  compiere  prima  di  concludere  la  Sua

passione con la morte redentrice, prima dellultimo respiro...

Questo ci ha insegnato Giovanni, scrivendo il Suo Vangelo al tramonto della Sua vita, quando aveva completato la Sua esperienza, di avere in casa Sua, tra i suoi beni Maria...Q.14

 

Negli ultimi anni di vita la suora conferma la sua convinzione e scrive ancora cosi:

 

Gesù morente, dall'alto della Croce disse a S. Giovanni e a tutti noi: Ecco tua Madre, e ad essa: Ecco tuo figlio...

      Dopo di averci dato per Madre la mamma Sua, e quindi il dovere di amarla come nostra cara mamma... Gesù seppe che la Sua opera di salvezza era giunta al termine, alla sua estrema perfezione.

      Questo ci fa capire che l'amore alla Vergine Santa è il vertice della vita divina della Grazia.

      Dopo il dono di tutto Se stesso nell'Eucarestia, Sacramento d'amore, ci ha lasciato Sua Madre per mamma nostra, è il dono p grande che Gesù ha fatto alla nostra pover....

      Oh miei cari fratelli amiamo tanto questa Madre divina... Chi ama e onora Maria è sicuro del Paradiso! Essa dal Cielo continua il Suo ufficio di mamma a riguardo di tutti noi che siamo membra di Cristo...

      Grazie o mio Gesù di questo dono del Tuo amore per noi! Q.9

 

Attenzione che anche a noi è rivolto questo invito !

 

 

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