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BOLLETTINO N. 48

 

 

Anno 13° – n. 3 - 3° Trimestre 2014 – Sped. In Abb. Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)  art. 1 comma 2,-DCB-PD - Taxe perçue

 

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Suor Chiara Scarabelli

 

 

U N    M E S S A G G I O

D A   S C O P R I R E

E   U N   V O L T O

D A   C O N T E M P L A R E

 

 

Foglio  di  collegamento  per

gli amici di suor Maria Chiara Scartabelli

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LA REDAZIONE

 

          Amici cari, noi della redazione di questo Foglio di collegamento, umile strumento di comunione, non ci stanchiamo di condividere l'inesauribile ricchezza e bellezza spirituale che il Signore Gesù e la sua santissima Madre hanno voluto offrirci nella persona dell'umile Clarissa di Sr. M. Chiara Scarabelli,

          Siamo consapevoli che il nostro insistere nel parlare di questa Suora, come se si trattasse della scoperta del tesoro nascosto nel campo o della perla preziosa, di cui parla il Vangelo, può sembrare esagerato, eppure non così… Lo attestano quanti hanno avuto il coraggio e la pazienza di scavare affondo e di rendersi conto che il nostro parlare è solo un timido balbettio di un mistero la cui luce ci abbaglia, e la cui preziosità non finisce di stupire.

          Della preziosità di questo tesoro spirituale ne sanno qualche cosa la nostra sorella Chiara Bollini e il fratello Franco Barbieri. Sono ormai parecchi anni che tramite internet e radio web di Chiara, fanno conoscere la ricchezza che il Signore ha voluto donare a tutta l'umanità

 

          Cari Amici di Suor M. Chiara anche quest’anno vi invitiamo a partecipare al pellegrinaggio in ricordo e in comunione con Suor Maria Chiara Scarabelli nella parrocchia di Genepreto (Pc), programmato per Domenica 30 marzo c. a.

          Ci auguriamo di essere in tanti come è avvenuto il 29 gennaio in occasione del 20° anniversario del suo transito da questo mondo, celebrato nella cappella del monastero delle Clarisse. Ci siamo trovati in molti, tanto da esaurire la capienza dei locali messi a disposizione dei partecipanti.

          Il fascino che suscita Sr. M. Chiara in chi viene a conoscerla attraverso la lettura dei suoi scritti, non finisce di stupire. Molti si chiedono come abbia potuto lei, che si stimava un povero nulla e un’idiota, a scrivere, di getto e in un modo semplice, pagine di alta spiritualità e di mistica, con una competenza e profondità da suscitare la meraviglia degli specialisti più autorevoli in materia.

          Ẻ nostra convinzione che molto del contenuto dei suoi scritti venga dall’Alto.

          Sappiamo che Sr M. Chiara in un momento della sua vita, particolarmente delicato, presa dal dubbio e dalla paura di avere scritto cose non ortodosse, decise di bruciare tutti i suoi scritti nel fuoco che aveva acceso per scaldare l’acqua per il bucato della sua comunità. Una forza misteriosa  le impedì di farlo e così dopo avere riflettuto e pregato, li consegnò a un Frate francescano, lasciandolo libero di distruggerli oppure di utilizzarli a suo piacimento. Il frate, già suo confessore, prese il pacco, e senza mai aprirlo, vi incollò un biglietto con scritto:

          Scritti di Suor Maria Chiara di Gesù, (…) perché venga

          scelto qualche brano e pubblicato a edificazione dei lettori, con la firma “Suor Maria Chiara di Gesù” e nessuna altra indicazione.

          È una suora di eccezionale spirito di preghiera, di sacrificio, di umiltà e carità”. Con firma autografa: P. Matteo M. Micheluzzi O.F.M.

          Quel pacco rimase nella stanza del Padre per molti anni, lo collocò in uno scaffale della sua biblioteca e vi rimase fino al 1987, quando, in un contesto che ha del misterioso, fu consegnato al Padre spirituale di Sr. M. Chiara, il quale, finalmente, lo aprì e, con sua grande gioia, vi trovò gli scritti che costituiscono una fonte preziosa per dimostrare quanto sia fondato e indovinato considerare Sr M. Chiara una vera icona vivente della Santissima Vergine Maria.

 

 

* * *

 

SUOR M. CHIARA ICONA VIVENTE

DELLA VERGINE MARIA

 

          Con il termine di Icona generalmente si intende una immagine sacra dipinta su una tavoletta di legno; qui invece intendiamo affermare che la Vergine Maria ha voluto fare della Persona di sr. M. Chiara una sua Icona vivente, rivivendo in lei, misteriosamente il suo rapporto di amore con la Ss.ma Trinità, come lo visse Lei nel tempo della sua esistenza terrena. Sr. M. Chiara, pertanto, consegnandosi alla Mamma Celeste con il voto di abbandono assoluto Le ha  permesso di fare di lei, il suo vissuto terreno.

          Questo, che può sembrare esagerato, è stato vissuto in S. Paolo, quando afferma: “Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me (Gal 2,20);

          … come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione (2Cr 1, 5). ecc..

          La stessa Ss.ma Vergine rivelò a Sr, Chiara di essere Lei e Gesù a soffrire e ad amare nella sua persona: - Oh, piccola mia... questo è un dono di Gesù e della Tua mamma... non sei tu che bruci, che soffri per i tuoi fratelli peccatori... E' Gesù che continua la Sua Passione... è il fuoco, la sete di Gesù... si, la Sua sete che tutti si salvino... E' Lui che soffre in te, che agonizza al vedere che tante anime non lo amano... lo tradiscono... lo crocifiggono coi loro peccati... E' il mio cuore Immacolato che soffre in te e con te per le offese fatte a Dio... Vuoi essere il conforto di Gesù e della Tua mamma?... (Q. n. 17, p. 0-10).

 

Il testo che segue, tratto dagli Scritti di Sr M. Chiara, può illuminarci a capire l’espressione: Suor M. Chiara, Icona purissima della Vergine Maria.

 

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LA VIA DELL’AMORE

 

          - Ammirare e contemplare è uscire da se stessi, dal proprio io, per entrare in Dio, fare comunione con Lui, perdersi in Lui, lasciare che faccia di noi quello che vuole con un pronto e gioioso -”.”

          Qualunque sia la sua richiesta è sempre un dono d'amore, anche se costa alla natura umana. Che gioia poter dire ogni sera, fino all'ultimo giorno della vita, poterlo dire con semplicità e verità: “Con la grazia e l'aiuto di mamma non ho mai detto di no a Dio ma sempre sì, sì.”

          “Quello che vuoi Tu lo voglio anch'io!”: questo è il segreto della felicità che ci fa trovare il Paradiso in terra, è una dolce e soave esperienza che auguro a tutte le anime di buona volontà.

          Come è dolce la via dell'amore! Oh, come mi voglio abbandonare sempre più alla volontà del Padre Celeste! Non desidero più né la sofferenza né la morte, eppure le amo tutte e due, ma solo l'amore mi attira. A lungo le ho desiderate, a lungo ho posseduto –pag. 399 - la sofferenza, l'ho assaporata e della sua marezza ho gustato tutta la dolcezza, perché l'ho amata per amore di Cristo che ha tanto sofferto per me... Ora mi guida solo l'abbandono, non posso chiedere più nulla, solo che si faccia ni me la volontà di Dio: Lui è Padre Buono, pieno di tenerezza, e sa quello che è il meglio per l'anima mia. Si faccia sempre la Sua volontà senza che alcuna creatura possa ostacolarla!

          E Tu, mamma mia cara, portami sempre dove vuole il Tuo e mio Gesù... Grazie....

 

 

VIA DELL’AMORE

 

          Ammirare e contemplare è uscire da se stessi, dal proprio io, per entrare in Dio, fare comunione con Lui, perdersi in Lui, lasciare che faccia di noi quello che vuole con un pronto e gioioso -”.

          Qualunque sia la sua richiesta è sempre un dono d'amore, anche se costa alla natura umana. Che gioia poter dire ogni sera, fino all'ultimo giorno della vita, poterlo dire con semplicità e verità: “Con la grazia e l'aiuto di mamma non ho mai detto di no a Dio ma sempre sì, sì.”

          “Quello che vuoi Tu lo voglio anch'io!”: questo è il segreto della felicità che ci fa trovare il Paradiso in terra, è una dolce e soave esperienza che auguro a tutte le anime di buona volontà.

          Come è dolce la via dell'amore! Oh, come mi voglio abbandonare sempre più alla volontà del Padre Celeste! Non desidero più né la sofferenza né la morte, eppure le amo tutte e due, ma solo l'amore mi attira. A lungo le ho desiderate, a lungo ho posseduto la sofferenza, l'ho assaporata e della sua marezza ho gustato tutta la dolcezza, perché l'ho amata per amore di Cristo che ha tanto sofferto per me... Ora mi guida solo l'abbandono, non posso chiedere più nulla, solo che si faccia in me la volontà di Dio: Lui è Padre Buono, pieno di tenerezza, e sa quello che è il meglio per l'anima mia. Si faccia sempre la Sua volontà senza che alcuna creatura possa ostacolarla!

          E Tu, mamma mia cara, portami sempre dove vuole il Tuo e mio Gesù... Grazie... (Q. n. 9, pp.38-39).

 

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AMARE L'AMORE

di

Annamaria Ranieli

 

S. Francesco d'Assisi spesso piangeva e alla domanda dei confratelli sul motivo del suo  lamento rispondeva: “Piango perché l' Amore non è amato.”

“Dio è Amore”, come dice San Giovanni, e l'Amore per vivere deve essere accolto, corrisposto, ha bisogno di reciprocità.

L'uomo, invece, nella maggior parte dei casi, non risponde all'Amore di Dio e interrompe così la circolazione dell' Amore, tanto necessaria alla diffusione dell'Amore stesso.

I grandi mistici, istruiti direttamente dal Divino Maestro, hanno sentito questa esigenza dell'Amore e l'hanno espressa  con appelli, inviti, lamenti, chiamando le anime all'urgenza dell'atto di amore.

Santa Maria Maddalena de' Pazzi andava per il convento esclamando: “Amore, Amore! O Amore, che non sei né amato né conosciuto!...O anime create d'amore e per amore, perché non amate l'amore? E chi è l'Amore se non Dio?”

Suor Maria Chiara può essere inserita a buon diritto nella lunga schiera degli apostoli dell'atto d'amore. È una schiera che parte da S. Paolo e arriva a Justine Klotz, passando per Santa Margherita Maria Alacoque, Suor Benigna Ferrero, Josefa Menendez, suor Consolata Betrone, fratello Pietro Vecoli, Marcel Van e suor Maria Chiara appunto.

La nostra Suora che chiedeva sempre a Gesù di essere l'ultima in tutto, ma la prima nell'amore, sentì direttamente da Gesù tale legge divina: «L'amore esige amore, solo per questo ti amo, per avere la gioia di essere amato. Amami e mi farai felice, non dubitare mai di questo e dillo alle anime che il tuo Gesù, dai suoi amati, desidera solo essere amato».

La stessa Incarnazione viene spiegata da Maria Santissima con un'esigenza d'amore. «Dio voleva avere in terra in mezzo agli uomini un amatore simile a sé. Per questo progettò l'uomo-Dio, per essere da un altro sommamente amato»

Noi tutti, innestati in Gesù Cristo, dobbiamo rimanere nel suo Amore e amare Dio in Lui.

Suor Chiara che ricevette dallo Spirito Santo il fuoco dell'amore, meditava spesso su questo mistero .

«Dio ci ha creati per amore e reclama il nostro amore: amore, adorazione, lode, riconoscenza, dono totale di noi  stessi … ma cos'è l'amore? La risposta non può venire che da Dio. Nella Trinità noi troviamo l'amore nei termini di comunione fatta donazione e di donazione fatta comunione».

Suor Chiara comprendeva la sete d'amore di Gesù che vedeva spesso come un mendicante, un pellegrino, che bussa alla porta del nostro cuore.

«Gesù a me non chiede grandi cose, ma solo amore...ecco ciò che Gesù esige da noi: non ha per nulla bisogno delle nostre opere, ma soltanto del nostro amore... non ha esitato a chiedere un po' d'acqua dalla Samaritana... povero Gesù, aveva sete, però non dell'acqua del pozzo… era l'amore della sua creatura che il creatore dell'universo reclamava. Aveva sete d'amore e si faceva mendicante...»

L' ansia continua del cuore di Maria Chiara era l'amore e per questo fu scelta dal cielo come apostola dell'atto di amore. A lei fu data dalla Mamma Celeste la missione di diffondere la medaglia con l'atto di abbandono e l'atto di amore. «Gesù, Maria, vi amo, salvate tutte le anime» è la sintesi della spiritualità della clarissa. La stessa suora meditando scriveva: «Capisco che l'amore è la sola via che ci permette di diventare santi, perché un'anima che molto ama è capace di grandi eroismi...»

A volte si sentiva piccola e incapace di corrispondere al grande amore di Gesù, ma la Madre del Cielo così la rassicurava: «Piccola mia, non temere se ti senti piccola, anzi godi di questo, perché dei piccoli è il Regno dei cieli. Gesù non vuole da te altro che amore, non sono le cose grandi che glorificano Dio e salvano le anime, no, credilo, è solo l'amore. Chi ama Dio e i fratelli nel dono totale di tutto se stesso ha fatto tutto: è solo l'amore che dà valore anche alle più piccole cose».

 

 

TESTIMONIANZE

 

Pubblichiamo questa testimonianza della sorella Gabriella che ricorda l'inizio del suo cammino spirituale con Sr Maria Chiara Scarabelli.

 

GABRIELLA

 

          Da qualche tempo ho incontrato Sr Maria Chiara Scarabelli tramite padre Alessandro.

          Su suo invito ho iniziato a leggere il libro "Sr Maria Chiara - Icona purissima della Vergine Maria." Dapprima con un certo distacco, poi con interesse sempre crescente, fino ad appassionarmi di quella bambina di 11 anni che dice: "quando nella più tenera età Gesù mi tolse la mamma terrena per portarla in Cielo, nell'immenso dolore del mio piccolo cuore mi sono rivolta a Te, Mamma, abbandonandomi con fiducia nelle Tue braccia materne".

          La piccola Maria riceve dalla madre morente le 4 sorelline, che già accudiva per alleviare la madre durante le gravidanze e i pesanti lavori nei campi.

          Le accoglie con amore di mamma; con dolcezza e fermezza convince il padre di non affidare la piccola Mercede ad estranei dicendo: "stai tranquillo papà, ci penso io."

          " La piccola Mercede piangeva in continuità. Furono 15 giorni senza coricarmi di notte, sempre con la bambina in braccio per farla tacere"

          "Sentivo un'attrattiva, un amore verso i piccoli ... una cosa non comune. Solo Dio e la Vergine Santa potevano infondere nel mio cuore questa passione …. mi sarei distrutta per loro ... ero felice di sacrificarmi per questi esseri innocenti …"

          La Mamma Celeste, dopo aver donato alla piccola Maria il desiderio della Verginità,  la assimila a Sé, infondendo nel suo piccolo grande cuore il dono della Maternità, una vera maternità spirituale e fisica, essendo le sue sorelline carne della sua stessa carne.

          All'età di 18 anni Maria si allontana da casa per seguire la chiamata divina, lascia gli affetti più cari e profondi: "il mio caro papà che amavo tanto, tanto, tanto e le mie care sorelline, che erano anche figlie mie per le cure amorose prestate loro dopo la morte della mamma e anche prima".

          Ma, dimenticando il proprio dolore, si strugge per lo strazio che il suo abbandono causerà a quelle creature tanto amate.

          La Mamma Celeste sotto la Croce perde il Figlio prediletto, santo, innocente e accoglie, per volontà di Dio, i peccatori di tutti i tempi come figli.

          Così prepara la sua amata Maria a dilatare il cuore a tutto il mondo: attraverso il dolore e l'amore, la guida a diventare madre di tutti i fratelli e sorelle che vivono sotto il sole e ad offrirsi per la loro salvezza.

Gabriella

 

 

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