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BOLLETTINO N. 46

 

 

Anno 13° – n. 1 - 1° Trimestre 2014 – Sped. In Abb. Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)  art. 1 comma 2,-DCB-PD - Taxe perçue

 

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Suor Chiara Scarabelli

 

 

U N    M E S S A G G I O

D A   S C O P R I R E

E   U N   V O L T O

D A   C O N T E M P L A R E

 

 

Foglio  di  collegamento  per

gli amici di suor Maria Chiara Scartabelli

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LA REDAZIONE

 

          Mercoledì 29 c.m. alle ore 15,20 nella cappella del monastero delle sorelle Clarisse dedicato ai SS.mi Nomi di Gesù e Maria, situato presso la Casa del Sole di San Silvestro di Curtatone, MN, ci sarà la celebrazione della S. Messa per ricordare il 20° anniversario del transito di Suor M. Chiara Scarabelli da questo mondo al Padre.

          Desideriamo ardentemente far conoscere la figura di quest’umile Clarissa non tanto per esaltare la sua persona, cosa che non farebbe piacere a lei; basta pensare con quale insistenza supplicò la Mamma del cielo fin da quando entrò in monastero, per ottenere la grazia di vivere la sua esistenza terrena totalmente nascosta ed ignorata da tutti.

          La SS.ma Vergine le ottenne, la grazia da lei chiesta; quando però Sr Chiara, ormai avanti negli anni, chiese alla Mamma celeste che questo dono le fosse concesso anche dopo la sua morte, Maria SS.ma le rivolse un tenero rimprovero dicendole che non era da lei, che aveva fatto il voto di abbandono assoluto, farLe una simile richiesta. Il rifiuto di Maria di accogliere la richiesta di Sr M. Chiara ci ha convinto che sia proprio volontà di Gesù e di Maria che la figura di quest’umile Clarissa venga fatta conoscere, non tanto per esaltare la sua persona, ma per rivelare al mondo le  meraviglie di grazia che Gesù e la sua santissima Madre hanno operato in lei per il bene di tutta l’umanità. Forse potrà sembrare iperbolica l’espressione “per tutta l’umanità”, eppure di ciò siamo pienamente convinti; pertanto nel corso di questo nuovo anno ci proponiamo di rendere ragione di quanto affermato.

 

 

L’EREDITA’ DI SUOR Maria CHIARA

di Maria Teresa Ranieli

 

La morte dei giusti, preziosa agli occhi di Dio, come recita il salmo 116, è altrettanto preziosa agli occhi dei fratelli viatori, in quanto seme, sale, lievito e sorgente di luce.

Così è per i Santi, per i martiri e per tutti quelli che hanno coltivato grandi ideali e hanno tenuto sempre viva la fiamma del loro cuore.

Così è per Suor Maria Chiara, che a venti anni dal suo transito, è ancora viva e presente nella mente e nel cuore di chi l’ha conosciuta o di chi l’ha scoperta attraverso i suoi scritti.

Già Tertulliano scriveva che il sangue dei martiri è seme. Suor Maria Chiara, pur non avendo versato il suo sangue, è stata martire d’amore e ha offerto continuamente la sua vita per i fratelli e per le anime, lasciando su questa terra un seme che è germogliato, è già una verde pianticella e diventerà di sicuro un grande albero.

È il seme della sua fede incrollabile nella provvidenza di Dio, è il seme del suo amore verso la Trinità, è il seme dell’abbandono fiducioso, è il seme del senso stesso della vita.

Questo seme che abbiamo trovato nei suoi diari è stato piantato nelle nostre anime ed è germogliato in adesioni, maturazioni personali e scelte di vita.

La sua esistenza ci è apparsa altresì come sale, proprio come Gesù dice dei sacerdoti, in quanto l’umile suora fu anima sacerdotale, che si offriva vittima per i fratelli e soprattutto per i ministri di Dio, in virtù di una maternità spirituale scelta liberamente e affidatale come missione da Gesù e Maria. “Un’anima contemplativa vive, nella sua vita, la vita dei fratelli e per tutti si fa presente e risponde davanti a Dio… Il sogno di essere madre si è realizzato in me in un modo più pieno, più sublime. Sì, perché ad imitazione della Vergine Santissima (per dono di Dio), ho la grazia di essere Vergine e nello stesso tempo Madre di tante anime per generarle alla grazia”.

La lezione di Suor Maria Chiara è come una piccola dose di lievito messa in una misura di farina, essenziale per fermentare la pasta e per preparare il pane, alimento vitale. Questa piccola dose di lievito è a volte un tratto della sua esistenza, un piccolo comportamento, un semplice atto d’amore, un sacrificio richiesto dall’obbedienza o una pagina del suo diario. Quanta forza espressiva in poche parole, vergate nella notte dall’umile suora! Quanto incoraggiamento dai suoi atti di abbandono! Quante irradiazioni si propagano dalle sue preghiere, come cerchi nell’acqua. Noi tutti possiamo far tesoro di questo lievito, intridendolo nella farina della nostra esistenza, nelle nostre lotte quotidiane, per offrire a Dio il frutto dei nostri sacrifici, come appunto Suor Chiara faceva.

E infine la luce che sin da quel 29 gennaio del 1994 si diffuse tra gli astanti. Una luce mite com’era la persona di Suor Maria Chiara. Una luce che emanava calore, com’era la sua presenza solidale e fraterna. Una luce che dapprima fioca è diventata via via più splendente e che è destinata a durare e ad illuminare molte esistenze. Da cosa deriva la luce di un’esistenza? Innanzitutto, come abbiamo già detto, dalla fiamma presente nel cuore, una fiamma sempre viva che lei stessa chiamava fuoco dell’amore. Poi una luce che le derivava dalla sua costante vicinanza a Cristo e a Maria e dal suo desiderio di imitarli, vivendo in perfetta consonanza e sintonia. Quante volte suor Maria Chiara scriveva: “non sono più io che vivo, ma sono Gesù e Maria che vivono in me”! Una luce che si accende quando un’esistenza si consuma, giorno dopo giorno in un deliberato olocausto davanti all’altare del Signore.

Scrisse un giorno Martin Lutero che tutto si nasconde nel suo contrario e che quindi anche la vita si nasconde nella morte. Noi possiamo pertanto concludere che la vera vita della piccola Suor Maria Chiara si nasconde proprio nella sua morte, in quell’eredità che ha lasciato a consorelle, figli spirituali e lettori dei suoi scritti.

Ogni anima ha la sua posterità, soprattutto l’anima consacrata, in quanto trasmette ai suoi figli spirituali il suo stesso sigillo. Il sigillo di Suor Maria Chiara è la sua vita mariaforme, il suo legame strettissimo con la Madre Celeste, il suo vivere nel cuore di Maria. Noi tutti, che ci sentiamo figli spirituali di Suor Maria Chiara, abbiamo pertanto ereditato il suo amore filiale per Maria e un piccolo posto nel cuore della Madre, dove Suor Maria Chiara intercede e ci attende.

 

* * *

 

La preghiera che chiudeva la Giornata  di Sr. Maria Chiara

 

Riportiamo la preghiera della sera che chiudeva la giornata di Sr M. Chiara, quando era in vita; pensiamo che con questi sentimenti abbia chiuso anche l’ultima giornata della sua esistenza terrena, per la semplice ragione che ogni giorno lo chiudeva come fosse l’ultimo.

 

Abbiamo pure aggiunto una seconda parte, che scrisse nell’ultimo periodo della sua vita. Negli ultimi anni della sua esistenza Gesù le confidò ciò che più ha ferito il suo Cuore quando nell’agonia del Getsemani, sudò sangue al vedere la parte di ogni uomo nella sua Passione e Morte. Quando Suor M. Chiara riferiva al suo padre spirituale le confidenze che Gesù le faceva, non riusciva a trattenere le lacrime. La seconda parte di questa di preghiera riflette queste le confidenze che le faceva Gesù.

 

PRIMA PARTE. Signore, un altro giorno è trascorso nella tua casa: bacio queste sacre mura, e questo suolo per dirti grazie del dono che mi hai concesso Ti chiedo perdono per le mie infedeltà, per le volte che non ho corrisposto alla grazia. Ti chiedo la santa perseveranza e la grazia per vivere meglio la mia vocazione.

Questo giorno trascorso nella tua casa è un nuovo dono d’amore, di misericordia, di privilegio. Grazie, Signore. Servire te, per le tue spose è una grande gioia. Non ha importanza il posto che si occupa. Nella tua casa tutto è prezioso, tutto è onore, tutto ci nobilita; anche la cenerentola si sente felice perché c’è Gesù. Signore, il trovarmi tutte le sere in questa celletta, sola, sola con te, per l’ultimo colloquio prima di prendere il riposo, è una gioia indescrivibile. Grazie, Signore! Dona la tua gioia a tutte coloro che abitano in questa santa casa.

 

SECONDA PARTE Mio Dio, sono felice, ma c’è qualche cosa che mi fa soffrire (tu lo sai): è veramente doloroso sapere che alcuni fra i tuoi Ministri, fra i tuoi consacrati (e forse sono tanti, tu lo vedi), non gustano questa gioia di essere tutti e solo per te; non sentono l’indissolubilità di questo vincolo d’amore; così, insoddisfatti di questo divino connubio, nutrono il desiderio di eliminare il celibato. Signore, pietà!  Inonda questi cuori del tuo amore; queste menti della tua luce; colma ogni solitudine con la tua divina presenza. Signore, donaci la follia della croce, donaci il gusto di ciò che non perisce. Spirito santificatore, rendici fecondi con il tuo soffio divino. Signore, amante della vita, comunicaci la tua vita divina e questo ci basta. Vogliamo guardare te, possedere te, saziarci di te, nel contatto con te, uniti a te e tra di noi, vogliamo costruire una fortezza contro il nemico, contro la carne, contro il mondo. Signore, che mai nessuno dei tuoi consacrati debba cedere le armi per mancanza di sostegno fraterno: eccoti la mia vita per questo nobile fine. Vogliamo camminare insieme, sostenerci insieme, a vicenda. Con la forza del tuo spirito vogliamo essere un esercito contro le forze del male, ma aiutaci tu in questo arduo compito. Spirito di fortezza, sostieni la nostra debolezza, con te saremo vincitori.

Una povera clarissa

 

 

NOVENA

DEL CONSACRATO

AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

in comunione con Suor Maria Chiara Scarabelli

(da pregarsi per nove giorni consecutivi dal 20 gennaio o in qualsiasi giorno dell'anno).

 

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

 

Vieni o Spirito Creatore

Credo

 

Questa preghiera di lode è da recitarsi per ogni giorno della novena chiedendo la grazia …........ a Dio Padre per mezzo del figlio Suo Gesù Cristo che si desidera ricevere per intercessione del Cuore Immacolato di Maria.

 

Santissimo Padre Celeste, Ti amiamo, Ti lodiamo, Ti glorifichiamo, Ti ringraziamo, perché hai creato Maria SS. così bella, così grande, così potente, la tutta bella ed Immacolata. Da tutta l'eternità l'hai vagheggiata questa creatura tutta pura, divina perché Madre del Tuo diletto Figlio che, come uomo, lo ha generato nel suo grembo purissimo per opera dello Spirito Santo.  Primo Tabernacolo del Dio vivente fatto uomo... Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo ….......

 

Gesù, Figlio di Dio, Ti adoriamo, Ti lodiamo, Ti ringraziamo, Figlio di Dio che Ti sei degnato di fare la Tua dimora nel grembo purissimo di questa creatura diventando vero Figlio Suo, Dio fatto uomo... Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo ….......

 

Spirito Santo, Ti adoriamo, Ti lodiamo, Ti ringraziamo che ti sei degnato di formare nel grembo Immacolato di Maria, Tua fedele sposa, il corpo del Figlio di Dio. Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo ….......

 

Trinità SS.ma, Ti adoriamo, Ti lodiamo, Ti ringraziamo, o Dio, Uno e Trino, per avere innalzata l'Immacolata in un modo così divino!

Con Lei, nostra Madre, vogliamo adorarti, lodarti, ringraziarti ed amarti senza fine! Solo il Suo amore è stato degno di Te... e noi te lo offriamo, o Dio, per supplire alla nostra povertà. Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo ….......

 

Padre, Figlio e Spirito Santo unico Dio, noi vi ringraziamo per avere concesso all'Immacolata di fare di Suor M. Chiara Scarabelli una sua perfetta icona vivente per donarcela come maestra di preghiera ed esempio luminoso di amore per Dio e per tutta l’umanità. Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo ….......

 

 

MEDITIAMO

 

PRIMO GIORNO

Comprendo sempre più che Dio è un educatore esigente e non risparmia il dolore, necessario per la mia crescita spirituale: quando qualche cosa mi strazia, sento che mi fa crescere....... L'unico atteggiamento davanti al martirio del cuore è quello di fidarmi di Lui, abbandonandomi in Lui col mio generoso: Fiat! Dire come la Mamma: Ecco la serva del Signore, si faccia di me secondo la tua parola.... Oh quanta pace, quanta gioia....

(Foglio del 4 agosto 1951).

Recita: Coroncina dei Consacrati

 

SECONDO GIORNO

Dio, me lo figuro Padre amoroso che giorno e notte si china su di noi con tutta la sua carità per darci forza e coraggio nelle inevitabili sofferenze della vita terrena.....Teniamo sempre lo sguardo della nostra anima fisso a Lui e ci sentiremo felici, sapendo di essere oggetto d'amore davanti al suo sguardo......

(Foglio del 24 luglio 1951).

Recita: Coroncina dei Consacrati

 

 

TERZO GIORNO

Soffrire qualunque cosa per Gesù, ma con amore, soffrire bene come ha sofferto Maria.....Solo così posso dire con sincerità: Gesù, Ti amo...

(Foglio del 13 giugno 1951).

Recita: Coroncina dei Consacrati

 

QUARTO GIORNO

Mi sembra di essere responsabile di tutte le anime; poiché non vivo solo per me stessa, ma per tutta la Chiesa, se un'anima dovesse perdersi per la mia poca generosità?

(Foglio del 19 maggio 1951).

Recita: Coroncina dei Consacrati

 

QUINTO GIORNO

Mamma, tu sei stata la prima adoratrice di Gesù nascosto nel tuo purissimo seno, dammi lo spirito di fede che animava il tuo Cuore davanti a questo mistero, sublime mistero d'amore! Deh, o Mamma, fa che possa amarlo, adorarlo col tuo stesso amore.

(Foglio del 5 maggio 1946).

Recita: Coroncina dei Consacrati

 

SESTO GIORNO

Voglio che il mio Fiat, ad imitazione di Maria, sia sempre pronto e generoso: sempre sostenuta dalla grazia, da sola nulla posso.

(Foglio del 6 maggio 1945).

Recita: Coroncina dei Consacrati

 

SETTIMO GIORNO

Devo sforzarmi di vedere sempre il lato bello nel mio prossimo, e, quando il demonio con la sua astuzia cerca di farmi vedere il lato debole, non voglio dargliela vinta, ma subito offrirò a Dio le belle qualità di quella persona, sicura di fargli piacere nel contemplare l'opera sua.

(Foglio del 27 ottobre 1945).

Recita: Coroncina dei Consacrati

 

OTTAVO GIORNO

E' bello consacrarsi a Maria perché è tutta di Dio;  se amiamo Lei, amiamo Dio, ogni omaggio reso a Lei è per sua natura indirizzato a Dio, onorando Lei, glorifichiamo Dio che l'ha creata così grande, così potente, così perfetta.

(Foglio del 2 dicembre 1945).

Recita: Coroncina dei Consacrati

 

NONO GIORNO

Nella mia vita ho fatto tante esperienze di Dio, tutte belle, meravigliose, però sento che quella che ha dato maggior slancio all'anima mia e mi ha introdotto con più sicurezza nella via dell'amore di Dio, è fare ogni cosa in Maria, con Maria, per Maria, ossia l'abbandono totale nelle sue braccia materne, o meglio, sul Cuore come un piccolo bimbo, lasciando che mi conduca dove vuole Gesù, senza preoccuparmi di tutto quello che accade dentro di me e attorno a me.......Tutto è niente, solo amare Gesù e Maria!

(Foglio del 3 maggio 1946).

Recita: Coroncina dei Consacrati

 

 

Coroncina dei Consacrati

 

Guida         O Dio, vieni a salvarmi.

Tutti            Signore, vieni presto in mio aiuto.

G.               Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo.

T.                Come era nel principio, ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

 

G.               MADRE MIA, FIDUCIA E SPERANZA

T.                IN TE MI AFFIDO ED ABBANDONO

G.               GESU', MARIA, VI AMO

T.                SALVATE TUTTE LE ANIME.

(Si ripete 10 volte) - (alla fine)

T.                SALVE REGINA......

 

 

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