BOLLETTINO N. 42
Anno 11° – n. 4 - 4° Trimestre
2012 – Sped. In Abb. Postale D.L. 353/2003 (conv. in
L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma
2,-DCB-PD - Taxe perçue
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Suor Chiara Scarabelli U N M E S S A G G I O
D A S C O P R I R E E U N
V O L T O
D A C O N T E M P L A R E Foglio di
collegamento per
gli
amici di suor Maria Chiara Scartabelli |
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LA REDAZIONE
Cari amici di sr. M. Chiara Scarabelli, siamo ormai prossimi al 19° anniversario dal suo passaggio da questo mondo, in quella che lei chiamava, “casa mia”. Questa espressione, infatti, la troviamo in un suo quaderno che risale agli anni quaranta del secolo passato: «Non voglio più mettere limiti alla mia fiducia, ma sperare contro ogni mia speranza, anche quando tutto sembra perduto, spererò ancora sicura che egli si ricorderà un giorno di questo piccolo granellino di sabbia nel deserto di questo esilio, ne avrà compassione e mi porterà lui stesso a casa mia».
Chi
ha avuto la grazia di conoscere in profondità lo spessore della spiritualità di
sr. M. Chiara; il suo rapporto straordinario con Gesù
e Maria Santissima, ecc., pensava che la conoscenza di questa figura sarebbe
stata di grande aiuto per le anime impegnate seriamente in un cammino di fede.
Il segreto relativo alla medaglia, che la Madonna le aveva chiesto di far coniare, le bruciò nel cuore per quasi quarant’anni, prima di poterlo rendere noto ed ebbe una notevole risonanza tra i devoti di Maria Santissima.
Dobbiamo tuttavia ammettere, che quanto finora è stato pubblicato di questo Tesoro spirituale, non ha riscosso quell’interesse che ci si attendeva. Riflettendo, con una certa amarezza su questa realtà, ci è venuto tra le mani uno di quei fogli che sr. M. Chiara consegnava al suo Padre spirituale, contenente un dialogo tra Lei e la Mamma del Cielo, che ha per oggetto propiro la storia della medaglia che la Vergine le aveva chiesto di far coniare nel 1950.
Le risposte della Vergine alle domande suor M. Chiara, a proposito delle cause che ritardarono per quaranta anni la coniazione della medaglia, sono interessanti per capire una vicenda del passato e illuminanti nella situazione attuale
D. «Perché, o Mamma, sono passati tanti anni prima di far coniare la medaglia del Tuo Cuore Immacolato che tu mi avevi chiesto... sono stata forse io la causa?...
R. No, non meravigliarti figlia... È stata la rabbia di Satana che ha suscitato tante tempeste; non poteva tollerare il bene che avrebbe fatto ai miei cari figli questo dono d'amore del mio Cuore... Non ti ricordi quante lotte, quanti provvedimenti, quante sofferenze hai dovuto sopportare da parte di quelli che avrebbero dovuto comprendere la loro mamma.... e tu povera piccola eri la causa di tutto... quante lotte!... Però ricordati che nulla è andato perduto... tutto è scritto nel libro della vita... Il Signore ha tollerato tutto questo perché ha lasciato la libertà all'uomo di rispondere sì o no ai suoi disegni di amore... lascia la piena libertà, non costringe nessuno... e poi sappi che tutto questo è stato una purificazione per l'anima tua... Il demonio credeva di prenderti nel laccio... invece è rimasto scornato... sei uscita più forte... sei nel mio Cuore... di me ha paura... ecc.»
“QUELLI
CHE AVREBBERO DOVUTO...”
A distanza di tanti anni ci è facile individuare quelli che – allora – avrebbero dovuto comprendere... Pensiamo, però, che anche al
presente ci sono persone a cui la Vergine Maria potrebbe rivolgere un simile
materno rimprovero. Molti, non solo rifiutano di prendere in considerazione la
fondatezza del messaggio legato alla persona di sr.
M. Chiara; ma anche, pur tralasciando di approfondirne la conoscenza, con
disinvoltura lo liquidano come una delle tante storielle di visionari malati di
mente.
Il “fenomeno di sr. M.
Chiara Scarabelli”, subito, dopo la sua morte è stato
reso noto, a viva voce, a partire dalle persone che l’hanno conosciuta e con le
quali ha vissuto per anni. A distanza neppure di un anno dal suo transito, si è
pubblicato, non senza difficoltà, il volume: Icona Purissima della Vergine Maria a cura di Mons Luigi
Molinari, accompagnato da una lettera di presentazione del Cardinale Silvio
Odi. Il volume è stato poi presentato al Santo Padre, il beato Giovanni Paolo
II, il quale ha risposto a Mons Molinari, tramite la
Segreteria di Stato in data 28 marzo 1995 così:
Rev.do Signore,
il Santo Padre
ha benevolmente accolto il volume contenente gli scritti di Sr. M. Chiara Scarabelli, dell'Ordine delle
Clarisse, che Ella gentilmente ha voluto farGli
pervenire in omaggio.
Il Sommo
Pontefice desidera ringraziarLa di cuore sia per il dono del libro, che ha
apprezzato, sia per i sentimenti di devoto ossequio, che l'hanno accompagnato.
In cambio, Sua
Santità volentieri Le imparte l'implorata
propiziatrice Benedizione Apostolica, pegno di copiosi favori celesti, che
estende alle persone care.
Profitto della
circostanza per confermarmi con sensi di distinta stima
della Signoria Vostra Rev.da
dev.mo nel Signore
Mons. Luigi Molinari ha inviato il volume a tanti
Vescovi e anche ad alcuni Cardinali e a tante altre Personalità, compreso
l’allora Presidente della Repubblica, Luigi Scalfaro e, in particolare, a
diversi monasteri dell’Ordine a cui appartenne sr. M.
Chiara.
Mons. Luigi Molinari,
avendo compreso la solidità e l’importanza del messaggio di sr.
M. Chiara, si convinse, ben presto, della necessità di adoperarsi per
l’apertura del processo canonico al fine di accertare l’eroicità delle virtù
della suora e ciò, anche per rendere più autorevole la diffusione del messaggio
legato alla medaglia donata dalla Ss.ma Vergine, tramite sr.M.
Chiara.
Le lettere inviate da Mons.
Luigi Molinari al Padre Spiritualle di sr. M. Chiara, attestano l’insistenza con la quale lo ha
sollecitato ad adoperarsi presso i suoi Superiori, per arrivare ad aprire il
Processo canonico. Purtroppo, le ripetute richieste fatte dal Padre a chi di
dovere, non sono valse a nulla, anche se è stato lasciato libero di diffondere
la medaglia chiesta a sr. M. Chiara dalla Madonna.
* * *
Appuntamenti
tradizionali:
Martedì 29 Gennaio 2013 Ricorderemo il 19° anniversario della morte di Sr. M. Chiara. Ore 15,30 S. Messa nella Cappella del Monastero delle Clarisse di Curtatone Mn. Questa ricorrenza ci è particolarmente cara perché ci fa rivivere esperienze di grazia molto forti.
Sabato 13 aprile 2013 è fissato il pellegrinaggio di una giornata a Genepreto per rivivere una intensa giornata di spiritualità in comunione con sr. M. Chiara.
In questo giorno saremo onorati di avere
con noi Radio Maria che trasmetterà dalla Chiesa di Genepreto il Santo
Rosario e la Santa Messa vespertina della III domenica di Pasqua. Per prenotarsi per il viaggio in pullman, da Padova, a
Genepreto fare il seguente numero telefonico: 0498762736.
ANNO DELLA FEDE
L’undici ottobre il Santo Padre ha aperto l’anno
della fede e ha promesso, che il tema della fede sarà trattato nelle catechesi
del mercoledì nel corso di quest’anno. Anche noi, lo abbiamo già detto nel
precedente Foglio di collegamento, ci
siamo proposti di presentare la figura di Sr. M.
Chiara come un modello sublime di fede. L’eroicità della fede di Sr. Maria Chiara, la si coglie nel suo vissuto quotidiano.
A cominciare dalla sua fanciullezza fino al suo ultimo respiro; la fede in lei
conobbe solo la legge della crescita. Nel suo racconto di “Come passo la mia giornata”, constatiamo che non c’è un respiro, un
battito del suo cuore che non sia espressione di una fede ardente, finalizzata
all’accoglienza incondizionata di Cristo. Anche le azioni più comuni, come il
vestirsi, il lavarsi la faccia, l’accendere la luce, lo scendere e salire le
scale, la colazione, l’insaccare le spazzature e portarle fuori dalle mura del
monastero, ecc., tutto è compiuto nella fede e tutto per un amore, mai sazio,
per Gesù e la Mamma, e per la salvezza di tutti i fratelli che sono sulla
faccia della terra, e per la santificazione dei sacerdoti, che lei chiamava i suoi figli prediletti.
Quanto qui detto, trova il suo pieno riscontro nel suo
autografo Come passo la mia giornata,
di cui ne riportiamo la prima parte, anche se il testo integrale è già stato
pubblicato, nel volume: Icona purissima
della Vergine Maria.
* * *
Come passo la mia giornata
Mattino. Al
primo tocco della campana: Quando sarà, o mio Dio, che aprirò questi miei
occhi per contemplare il tuo volto lassù nel tuo Regno!
Grazie, Padre buono, di questo nuovo giorno di vita che mi
concedi, lo accetto come un dono del tuo infinito amore, voglio che sia il
giorno più bello della mia vita!
Per le mani di Mamma ti offro ogni mio respiro, il battito
del cuore, pensieri, parole, azioni, sofferenze... ecc., come tanti atti di
amore, adorazioni, lodi, riparazioni e un grazie perenne al tuo amore... Tutto
per la tua gloria, o mio Dio, per il trionfo della S. Madre Chiesa, per il S.
Padre, la santità di tutti i Sacerdoti miei fratelli e figli prediletti... per
la salvezza di tutte le anime, che nessuna vada perduta, che venga presto il
tuo Regno in tutti i cuori.
Segno di Croce con l’acqua
benedetta, in ginocchio, tre Gloria alla Trinità, baciando la terra.
Mentre mi lavo il volto: Gesù, lava l’anima
mia con il tuo Sangue prezioso.
Indossando l’abito: rivestimi o Gesù, del tuo amore,
delle tue virtù...
Ogni volta che accendo
la luce: ti prego, o mio Gesù, accendi nel mio cuore e in quelli di
tutti i miei fratelli, la luce della fede e la fiamma dell’amore.
Ogni volta che la
spengo: fa’ che non si spenga mai nel mio cuore e in quello di
tutte le anime la luce della fede e la fiamma dell’amore...
Ogni volta che apro una
porta o una finestra: apri, o Padre buono, la porta del
Paradiso a tutte le tue creature; ogni volta che chiudo: ti prego, chiudi la
porta dell’inferno affinché più nessuno vi possa entrare.
Ogni volta che salgo le
scale: fa’ che tutti i tuoi figli salgano nel tuo Regno per
glorificare in eterno la tua infinita misericordia.
Nello scendere le scale: fa’ che nessun
peccatore scenda nell’inferno, dona a tutti pentimento, perdono, salvezza; te
lo chiedo, o Padre misericordioso, per i meriti del tuo diletto Figlio che è
morto per la nostra salvezza.
Ogni volta che passo davanti all’effigie della Mamma col
Bambino in braccio: ti saluto o Gesù, ti saluto o Mamma,
vi aspetto nell’ora della morte mia, così sia...
Prima di uscire di cella:
Gesù, Maria, Giuseppe venite in mia compagnia...
Mi reco in coro per
la preghiera unendola a quella di Gesù e di Maria, con le loro stesse
intenzioni: tre Ave alla Vergine perché mi preservi dal peccato, offerta di
tutta la giornata, invocazione allo Spirito santo: Spirito santo, vieni dal
cielo con i raggi tuoi, vieni, infiammami il cuore col tuo santo amore, prega
tu in me e per me il Padre, il Figlio e la Vergine Maria, tua mistica sposa e
Mamma mia dolcissima... Una invocazione al Padre san Francesco, a santa Chiara,
all’Angelo custode, a S. Michele, all’Angelo consolatore di Gesù, a S. Giuseppe
e tutti i Santi.
La Liturgia delle ore deve essere il culmine
della mia giornata: dialogo con la Trinità, con Maria in unione con tutta la
celeste Gerusalemme... Meditazione, contemplazione, dialogo...
Non partire mai dal coro senza un pensiero per tutta la
giornata che mi aiuti a conservare la presenza di Dio durante il lavoro
affinché sia una preghiera continuata.
La S. Messa!... Oh,
la mia Messa in compagnia di Maria!... La prego che mi tenga nel Cuore
per partecipare al sacrificio di Cristo come lei vi ha partecipato sul
Calvario, che unisca l’offerta di tutta me stessa alla sua e a quella di Gesù e
l’offra al Padre per la sua gloria e per tutte le intenzioni che tu sai, o
Mamma, siamo d’accordo...All’offertorio
mi offro con lei tenendo presente le necessità, le sofferenze della Chiesa e di
tutta l’umanità...
Alla Comunione: o Mamma, tu vedi quanto sono piccola,
povera, buona a nulla, prepara tu il mio cuore, rivestimi del tuo amore, delle
tue virtù, della tua purezza, santità, affinché Gesù venendo in me trovi te e
si delizi della tua presenza senza osservare il mio nulla, la mia infedeltà.
Appena Gesù è con me: o
Gesù, tutto mio, ti prego, purifica l’anima mia con il tuo Sangue prezioso.
Mamma mia, ama, adora, loda, ringrazia Gesù per me. Eterno Padre, ti offro
l’amore, l’adorazione, le lodi, il grazie di Gesù e di Maria per supplire al
mio nulla, Angeli tutti del Paradiso venite, adorate Gesù per me, e tu Mamma,
che mi conosci fino in fondo... sai tutto... parla a Gesù per me, per le
necessità di tutti i fratelli... E tu, Gesù, sei tanto buono, ascolta la tua
Mamma... a lei nulla puoi negare... Essa ti supplica per tutti i tuoi fratelli
bisognosi di misericordia, ascoltala... Resto in profondo silenzio... in
ascolto... di quello che avviene tra Gesù e Mamma... Quale tenerezza.! Mi
comprenda chi può...
Ogni volta che devo partire dal coro: Gesù, il dovere mi chiama, io parto, ma resto con te, parto, tu vieni con me... O miracolo d’amore! Io nel tuo Ciborio e tu nel mio cuore. Angeli del Paradiso che siete alla custodia di questo Tabernacolo, amate, adorate, lodate, ringraziate Gesù per me fino al mio ritorno... Angelo mio custode, vieni con me, sii la mia guida, e tu, Mamma, benedicimi, accompagnami, custodiscimi come tua proprietà affinché il mio lavoro sia una preghiera operosa: la mano, il piede al lavoro, la mente e il cuore a Dio. Gesù, Maria, Giuseppe venite in mia compagnia...
Eseguire il lavoro con calma, serenità, in silenzio, tanto necessario per vivere alla presenza di Dio, in comunione con la Trinità che vive in me. Il mio silenzio deve essere abituale, parlare solo per un dovere o per la carità, sempre con poche parole. Vedere in ogni sorella il volto di Cristo, accettarle come sono, amarle con cuore di mamma, sacrificarmi per loro fino all’estremo di forze; voglio essere un dono per tutte, fare atti di carità senza distinzioni, sicura di fare piacere a Gesù che ha detto: “Quello che fate al più piccolo dei miei, l’avete fatto a me”. Quale gioia amare tutte in Cristo! Sapere coprire con il manto della carità le inevitabili lacune che tutti abbiamo. Non ha forse detto Gesù: “Amatevi come io ho amato voi”? Questo deve essere il mio punto di arrivo.
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