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BOLLETTINO N. 40

 

 

Anno 11° – n. 1 - 1° Trimestre 2012 – Sped. In Abb. Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)  art. 1 comma 2,-DCB-PD - Taxe perçue

 

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Suor Chiara Scarabelli

 

 

U N    M E S S A G G I O

D A   S C O P R I R E

E   U N   V O L T O

D A   C O N T E M P L A R E

 

 

Foglio  di  collegamento  per

gli amici di suor Maria Chiara Scartabelli

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LA REDAZIONE

 

            Nell’ultimo numero di questo Foglio di collegamento, spedito, alla fine dell’anno 2011, abbiamo annunciato che nel 2012 avremmo celebrato il 1° centenario della nascita di Suor Maria Chiara Scarabelli. Lo abbiamo ricordato a Mantova, il sabato 29 gennaio c.a. nel monastero, dove avvenne il suo transito da questo mondo al Padre. Nel celebrare il ricordo del suo transito abbiamo pensato alla sua Santa Madre Chiara di Assisi di cui quest’anno celebriamo l’ottavo centenario della sua consacrazione, celebrata nella chiesetta di Santa Maria degli Angeli dal serafico Padre San Francesco.

            Nel processo di canonizzazione di Santa Chiara, una sua consorella - Sr Benvenuta – testimoniò, con giuramento, la visione che ebbe alla morte della santa Madre: - (Cfr FF. n. 3083: Del maraviglioso avvenimento de la corte celestiale al felice transito de santa Chiara”.- Suor Bonaventura vide Maria Ss.ma, accompagnata  da uno stuolo di vergini, in bianche vesti, scendere da cielo a rivestire Santa Chiara con gli abiti nuziali, per presentarla al suo divin Figlio, Sposo delle vergini.

            Per Suor M. Chiara, nell’ora del suo transito, non ci fu una visione di questo genere, tuttavia i presenti al suo trapasso, hanno fiutato la presenza della “Mamma Celeste” scesa a prendersi la sua tanto amata figlia. Più volte, infatti, la Santa Vergine disse a Sr. M. Chiara, mentr’era ancora in questa vita, che sarebbe stata Lei a venirla a prendere per presentarla al suo Gesù. Le Consorelle presenti al suo transito, furono colpite dal suo sguardo intenso e trasfigurato, fisso sulla statua della Vergine, che era stata collocata nella stanzetta in cui si compì il suo passaggio da questo mondo, ma non videro nient’altro che una statua, lei, invece, vide la “Mamma” che veniva a prenderla per presentarla al suo Figlio Gesù, come le aveva promesso più volte.

 

 

A Genepreto il 24 Marzo 2012

            Sabato 24 marzo, come è stato programmato, ci siamo trovati in molti a Genepreto per trascorrere una giornata di spiritualità mariana, nei luoghi in cui Sr. M. Chiara nacque e visse la sua giovinezza e dove ora riposa il suo corpo accanto a quello dei suoi genitori.

            Il nostro pellegrinaggio si ripete ormai da diversi anni nel giorno del sabato del mese di marzo più vicino alle date del 25, solennità dell’Annunciazione, giorno del grande sì di Maria Santissima all’incarnazione del Figlio di Dio nel suo grembo materno, e alla data del 29 marzo, giorno della duplice nascita, naturale e soprannaturale, di Sr. M Chiara, infatti, ella ricevette il sacramento del battesimo nello stesso giorno in cui venne alla luce.

 

Perché questa ripetizione?

            Sr. M. Chiara al termine della sua vita poté affermare che, alla scuola della "Mamma Celeste", ha imparato a dire sempre , a tutte le richieste che Gesù le fece nel corso di tutta la sua lunga vita di 82 anni.

            Noi continuiamo a ripetere, ormai, da oltre una quindicina di anni, questo strano pellegrinaggio sulla tomba di una suora Clarissa, vissuta nel nascondimento più assoluto per tutta la vita, per recitare il santo rosario e celebrare l’Eucaristia nella chiesa dove ha vissuto le sue esperienze mistiche, fin dai primi anni della sua fanciullezza, e venerare quella statua della Vergine che si animò, quando, nei giorni che seguirono la morte repentina della sua giovane mamma terrena, lei corse ai suoi piedi per chiederle di farle anche da mamma terrena.

            Il motivo primario, tuttavia, del nostro pellegrinaggio a Genepreto va ricercato nel segreto racchiuso nella piccola parola del sì che ha fatto della Vergine Maria, la Madre del Figlio di Dio Incarnato e la madre della nuova umanità, e ha fatto di Sr. M. Chiara, una sua piccola icona.

            Le grandi riflessioni che troviamo negli Scritti di Sr. M. Chiara, culminano sempre in ciò che volle essere nella sua vita: il di Gesù e della Mamma.

            Suor M. Chiara ci illumina, attraverso i suoi scritti, sull’importanza che ebbe per lei la parola del .

Ci può essere utile il piccolo saggio che segue:

- Penso, lo sento, che la parola più dolce, più cara e accetta al cuore di Gesù e di Maria sia il nostro - Si - pronto e gioioso di ogni momento. Qualunque sia la sua richiesta, è sempre un dono di amore, anche se costa alla nostra povera natura umana. (Q. n.9, p.9)

- Il mio sì di ogni ora, di ogni momento abbia una generosità piena, una sacralità viva, un amore senza fine (Q. n.12, p.7).

- Mi sento tanto felice quando il mio ‘’ mi esce spontaneo, senza riflettere ai sacrifici che incontro. Penso che questi siano i regali più belli che Gesù fa alla Sua sposa, specialmente in certe circostanze speciali. Mi sento tanta pace, gioia, serenità. Sento che Gesù lavora nell'intimo del mio cuore: la Sua presenza non mi è nascosta e neppure la presenza della Mamma celeste. A Lei mi sono affidata, abbandonandomi sul Suo Cuore materno, sicura di non restare delusa. È forse presunzione questa? (Q. n.18, p.33).

 

            Andiamo in pellegrinaggio a Genepreto, per chiedere la grazia che il nostro debole sì, si trasformi in un sempre sì: il della fede, pronto, gioioso, fedele e generoso, a Colui che per noi si è fatto il , del Padre, così come lo ha vissuto Sr. M. Chiara Scarabelli.

 

            La giornata trascorsa a Genepreto ha avuto il suo culmine nella Celebrazione eucaristica nella quale si è inserito la Consacrazione a Maria e la consegna della medaglia dei consacrati, ad un gruppo di giovani coppie, catechisti, preparati da don Raffaelle Barilati. Sebbene il rinnovo della Consacrazione di noi pellegrini avvenga ormai da diversi anni, quella celebrata sabato 24 marzo 2012, l’abbiamo vissuta come un evento molto importante. Si è rafforzata in noi la convinzione che Maria Ss.ma abbia voluto fare di Sr M. Chiara, un segno e uno strumento della Consacrazione al Suo Cuore Immacolato.

 

            Molte volte abbiamo affermato che il nostro impegno di promuovere la conoscenza della figura di Sr. M. Chiara non è legato alla sua persona, in quanto tale, ma a ciò che nella sua persona hanno operato Gesù e Maria, per il bene di tante anime.

            Suor M. Chiara, fin dal suo ingresso in monastero, chiese, con insistenza, alla Vergine Maria la grazia di rimanere nascosta a tutti e di vivere solo per puro amore. Questa “grazia”, che la Ss.ma Vergine le ottenne nel corso della sua esistenza terrena, la chiese nuovamente anche per il dopo di questa vita terrena, ma le fu negata espressamente dalla Vergine Maria, con un dolce rimprovero: “Non è da te chiedermi questo, tu che hai fatto il voto del perfetto abbandono”.

 

            La Santissima Vergine, infatti, ha fatto di Suor M. Chiara una figlia nella quale ha realizzato pienamente la maternità che Gesù le affidò prima di morire, quando stava sotto la Croce: “Donna, ecco tuo figlio... (Gv 19, 26s)

            La stessa Vergine Maria volle attestare a Suor M. Chiara, questa sua compiacenza materna. Leggiamo in uno dei suoi dialoghi mariani:

            (...) “Ella – la Vergine - con dolcezza materna mi disse: “Figlia mia, tanto piccolina, quanta gioia dai al cuore della tua mamma!”. Per la grande meraviglia ho chiesto: “Oh mamma mia cara, com'è possibile che questo piccolo nulla possa dare gioia a una mamma così grande, così divina come sei Tu, Madre di Dio? (...) Tu sei il gioiello più bello del Mistero Trinitario, in Te si compiace il Padre per aver creato una creatura così grande, tutta pura e immacolata, gioisce il Figlio di possedere una Madre così perfetta, esulta lo Sp. Santo, per una sposa così eccelsa, (...) Tu sei l’eletta e prediletta del Dio vivente! .... lascia che Te lo dica, come è possibile che questo essere così insignificante possa dare gioia ad una Madre così grande?

            “Povera bambina, ancora non conosci la grandezza del mio amore! Come può essere diversamente? Tu sei stata  capace, fin da piccola, dell'abbandono totale, fiducioso, in me, nel chiedermi di farti da mamma perché Gesù ti aveva portato in cielo quella terrena!

            Ti sei donata a me senza riserva, io ti ho accolta per farti sposa del mio Gesù, tenendoti stretta al mio cuore, affinché il mondo non avesse nessun potere sopra di te. È vero che da sola nulla puoi fare! Come vedi anche nel mondo umano, una mamma di famiglia, coi bambini piccoli, fa tutto quello che vuole, mentre quando sono grandi tante volte non può perché i figli hanno le loro idee. ecc...” (Q. n. 9, p.36s).

 

            Sr M. Chiara è, dunque, un esempio sublime che Maria Santissima ha voluto farci per mostrare in che modo si vive la consacrazione al Suo Cuore Immacolato, come lei non cessa di chiedere.

 

 

Suor Chiara: icona della maternità di Maria

            Maria Santissima in Suor Chiara, non solo realizzò pienamente la sua funzione materna, facendo di lei la figlia nella quale poté esprimere la sua piena compiacenza, ma anche poté fare di lei l’icona della sua stessa maternità.

            Suor M. Chiara fin da bambina si sentì impegnata a pregare e a fare sacrifici per la conversione dei peccatori, sapendo che ciò faceva piacere a Gesù e a Maria. Questo impegno crebbe col passare degli anni, tanto che nel giorno della sua professione religiosa del 1933 chiese al suo sposo Gesù, come dono nuziale, di poterlo amare come non lo ha amato mai nessun’altro e la salvezza dei peccatori: Ti prego, dona a tutti il Paradiso... Anime, anime sarà il mio grido fino alla morte, e ancor più nell'eternità non cesserò la mia povera e umile supplica per i fratelli.

            Negli anni 1940, Maria, apparendole le disse: tu chiedi anime, anime, d’ora in poi chiedile tutte; questa fu la sua richiesta fino al suo ultimo respiro. I suoi scritti ci offrono un riscontro chiaro e impressionate di quella che è stata la passione di questa supplica che non conobbe riposo alcuno. Il testo che riportiamo illumina quanto abbiamo detto fin qui.

 

            "Gesù Tu sei tanto buono, la Tua gioia è di usare misericordia sempre, Tu lo hai detto: Non voglio la morte del peccatore ma che si converta e viva. Tu Ti sei paragonato al buon Pastore che va in cerca della pecorella smarrita e non si da pace finché non la ritrovi ecc... aggiungendo che si fa più festa in Paradiso per un peccatore che si converte che non per 99 giusti... Oh, misericordia infinita! Chi mai può comprendere la profondità del Tuo amore! Tu sei Dio! Con questo nome riconosco tutti i Tuoi attributi... Però dove più dimostri chi sei è nel perdonare i peccati, in questo dimostri il Tuo essere... Non lo dissero anche i Tuoi nemici, scandalizzati perché hai detto: «Ti sono perdonati i tuoi peccati ecc.. affermando che solo Dio può perdonare i peccati? »

            Erano ciechi e non volevano conoscere la Tua natura divina. Ma io so, credo che Tu sei Dio, abbi dunque pietà e misericordia di tutti i poveri peccatori, perdona loro perché non sanno quello che fanno, non permettere che nessuno si perda, costano tutto il Tuo sangue prezioso, ricordati che sono figli Tuoi, ma anche miei, sì, perché sono Tua sposa, se Tu sei Padre io sono madre per grazia Tua e non posso tollerare che i miei figli vadano perduti. La mia maternità spirituale abbraccia tutte le creature e voglio che tutti siano con Te nel Tuo Regno in eterno. Ti prego, salvali tutti, sono il sospiro del mio cuore come anche del Tuo... Per Tuo amore e per la salvezza dei fratelli accetto, se Tu vuoi di rimanere sulla porta dell’Inferno fino alla fine del mondo per impedirne l’ingresso e tutti siano salvi. E tutto questo per la sola Tua gloria affinché venga il Tuo Regno d’amore in tutti i cuori. Te lo chiedo per amore della Tua mamma, sicura che a Lei nulla puoi negare.

            Grazie, grazie Gesù mio!....(Q. n. 15, pp. 33-35).

 

***

 

UN DONO PER TUTTI I MIEI FRATELLI PECCATORI!

            ... O mio Gesù, in te, per te e con te, voglio essere un dono per tutti i miei fratelli peccatori. Sono un povero nulla, ma ti prego, accettami come sono e fa’ cadere su di me i peccati di tutti i miei fratelli, fidandomi del tuo potere infinito, in te e con te tutto posso, dunque ti prego, per amore del tuo amore, perdona, non sanno quello che fanno, è la verità perché tu stesso l'hai chiesto al Padre per i tuoi crocifissori, fa scendere me nell'inferno, ma salvali tutti!... Grazie! ...

            Maria, mamma mia dolcissima, tu che sei il rifugio dei peccatori intercedi presso il tuo figlio! (Q. n. 13, p. 44)

 

 

 

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