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Anno 22° – n. 3 - 3° Trimestre 2023 – Poste Italiane s.p.a.

Sped. in Abb. Postale-.L.353/2003

(conv.in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 2,-DCB-PD - Taxe perçue

 

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Suor Chiara Scarabelli

 

 

U N    M E S S A G G I O

D A   S C O P R I R E

E   U N   V O L T O

D A   C O N T E M P L A R E

 

 

Foglio  di  collegamento  per  gli  Amici

di  suor  Maria  Chiara  Scarabelli

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Cari Amici,

desideriamo far memoria insieme di due recenti anniversari: il 27 luglio del 1993 l’apparizione a Suor M. Chiara di Maria SS.ma con il Cuore ferito e sanguinante per i peccati che gravano sull’umanità, perché il dolore di Gesù oltraggiato e offeso si ripercuote nel Cuore Immacolato, da formare un solo sacrificio e la richiesta della Mamma di pregare, specialmente il Rosario, per vivere davvero il comandamento dell’Amore e per la santità dei Sacerdoti e la salvezza di tutte le anime; il 22 agosto dello stesso anno, Suor M. Chiara contempla la visione dell’entrata di Maria SS.ma in Paradiso, la narra a voce al suo Direttore spirituale, perché le parole non riescono a esprimere la gioia del Cielo per Colei che ha accolto l’Amore di Dio, che è venuto nel mondo per darci la Sua Vita. Sono gli estremi della via dell’Amore, che ogni giorno vogliamo percorrere nel Cuore della Mamma, accanto a Gesù, tutti insieme.

 

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E ora una grande notizia dalla nostra cara Madre M. Benedetta di Gesù, tornata in Nigeria dopo un periodo passato in Italia. Era al Policlinico Gemelli, a Roma, per accompagnare una persona per una visita, proprio nei giorni in cui era ricoverato Papa Francesco. Insieme hanno chiesto di poterlo salutare, ma non essendo possibile, perché non stava ancora bene, hanno lasciato un piccolo biglietto con gli auguri e il dono di una Medaglia dei Consacrati al Cuore Immacolato, i loro nomi, il motivo della visita al Gemelli e i numeri di telefono. Dopo qualche giorno sono state contattate dal Segretario particolare del Santo Padre! Ha riferito loro che il Papa ha molto gradito gli auguri e la Medaglia e ha chiesto di continuare a pregare per lui, come lui per loro. Madre M. Benedetta rifletteva, felice, sul modo in cui le cose si sono svolte, per vie semplici, ma di FEDE: lodiamo con lei l’opera del Signore e la ringraziamo di cuore per tutto quello che ha fatto e fa per diffondere il dono della nostra cara Mamma, per noi lei stessa è un dono del Cielo.

 

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Di questa FEDE ci parla la lettura del Quaderno n. 5 di Suor M. Chiara, è lei che descrive la storia del suo credere in Dio amore, solo amore, sempre amore, dal primo insegnamento ricevuto dai suoi santi genitori. Questo Amore è il Tutto che tutto le ha donato e dona e che l’ha portata a Maria, per imparare nel suo Cuore ad amare Gesù con il dono totale di se stessa e ad amare tutti i fratelli con amore materno, mai stanco di chiederne la salvezza.

 

 

QUADERNO  N. 5

 

          ”Mentre il mio cuore gioisce per il dono della vita e ringrazio il datore di essa, sento nell'anima mia un senso di profondo dolore, di angoscia, vorrei dire di smarrimento al pensiero della società odierna dove tante vite vengono stroncate dall'odio, dalle guerre, dalla strage degli innocenti che impedisce a loro l'ingresso alla vita che Tu, Padre buono, avevi loro donato. Quale oltraggio al tuo amore di Padre! Mio Dio, perdono, pietà, misericordia di questi poveri peccatori! Che sarà di loro? Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno. Ascolta questo mio grido che è quello del tuo Figlio sulla croce. Guarda quel sangue divino che sgorga dalle sue piaghe e abbi pietà; anche per loro è stato versato. Fa che non cada inutilmente, ma salvali. Io, povera piccola, non posso resistere al pensiero che questi miei fratelli vadano all'inferno coi demoni. No, Padre, salvali per pietà, per amore del tuo Figlio, del Cuore Immacolato di Maria. Ti prego, perdona loro. Accetta me, se vuoi la mia pochezza, castiga me, ma salvali... Tu hai creato tutti per il Paradiso, e ora vorrai lasciarli andare in perdizione? Avrai questo coraggio? No, Padre buono, per amore della tua misericordia abbi pietà! Te lo chiedo per le lacrime che ha versato Maria Santissima per loro, perdona. Pietà. misericordia ti chiedo: non sanno quello che fanno! - R. «Figlia mia, accetto il tuo grido angoscioso e la tua offerta. Però sappi che se fosse per ignoranza sarebbero scusati: non ne avrebbero colpa. Tu non puoi immaginare quello che faccio per salvare queste anime: le chiamo fino all'ultimo momento; offro loro gli aiuti per ravvedersi, aspetto, le attendo, ma se loro non vogliono io non posso salvarle perché ho creato l'uomo libero. L'ho creato per amore, di mia spontanea volontà, ma se lui rifiuta il mio perdono, che cosa posso fare? Oh, se conoscessero la mia misericordia per le anime peccatrici! Non temano di avvicinarsi al mio cuore di Padre: anche se umanamente parlando non ci fosse più rimedio, non è così per me. Desidero effondere sulle anime degli uomini peccatori le fiamme della mia misericordia: sono più liberale con i peccatori che con i giusti: per essi ho versato tutto il mio sangue. Oh, nessuno tema: venite a me che vi aspetto per darvi il bacio del perdono». - Mio Dio, ti griderò finché non mi darai queste anime di tanti fratelli.

 

          Quando siamo persuasi del nostro nulla, della debolezza e miseria nostra, nessuna mancanza ci deve stupire e tanto meno scoraggiare, ma chiedere perdono a Dio e poi avanti, confidando nella sua misericordia infinita. Che cosa possiamo sperare dalla nostra fragilità umana? Questi sono i frutti del nostro orto. Però dobbiamo essere industriosi, dalla nostra debolezza far scaturire subito un atto di umiltà e di amore, questo piace più a Gesù e ripara tutto, e poi fidarsi di mamma come i bambini, perché interceda per noi.

          Che grande dono mi ha fatto il buon Dio, di essere nata nella santa Chiesa cattolica e da genitori profondamente cristiani, dai quali, ancora sulle ginocchia materne e paterne, ho imparato a conoscere Dio, il suo amore, la sua infinita misericordia per le sue creature. Ho compreso fin da piccola l'amore del Cristo, che per mio amore, per la mia salvezza, ha preso umana carne, ha sofferto ed è morto sulla croce per i miei peccati e quelli di tutti i miei fratelli. Non basta ancora: mi ha lasciato la Madre sua per mamma. Oh, felicità senza misura, avere Maria, la Madre di Gesù, per mia mamma! Essa mi ha sempre condotta per mano nel cammino della vita, mi ha accolta nel suo cuore. In esso c'è la mia vita, mi lascio portare a suo piacimento con la fiducia di un piccolo bimbo. Lo Spirito Santo mi ha condotta a lei che è la sede della sapienza, perché alla sua scuola imparassi ad amare Gesù con il dono totale di me stessa. Gesù e Maria, i miei tesori più cari, che nessuno mi può togliere. Grazie mio Dio, grazie Gesù, grazie Spirito Santo, grazie Maria. Quanto sono felice! O santa Chiesa cattolica, mia madre, quanto ti amo! O Santo Padre, dolce Cristo in terra, quanto ti amo! Per te la mia vita in offerta a Dio...

          Questo dono lo sento ancor più grande alla vista di tante creature che non conoscono Dio, la santa Chiesa, sposa di Cristo, Maria madre della Chiesa, di tanti che la rifiutano e altri che la combattono, che la rinnegano. Che posso fare io, povero nulla ? ... S. Paolo, nella lettera ai Colossesi dice: «Supplisco con l'oblazione personale a quello che manca alla redenzione del Cristo, completare nella mia carne quanto manca ai patimenti di Cristo a pro' del suo corpo che è la Chiesa». Una volta non capivo questo; ora comprendo che Cristo ha espiato nel suo corpo i peccati, gli scandali di tutta l'umanità, ma ognuno deve unirsi a Lui, per partecipare alla redenzione; cioè , Cristo deve soffrire ancora nelle sue membra, nel suo corpo mistico. Finché non ha raggiunto la misura delle sofferenze fissate da Dio, può dirsi che manchi qualcosa alla passione di Cristo stesso. Non so se ho espresso esattamente il mio pensiero. Ecco perché la sofferenza umana, unita ai meriti di Cristo, è tanto preziosa. Quanto mi sento felice di poter soffrire, nella mia piccolezza, per riparare tanti peccati dell'odierna umanità, per tanti fratelli che rifiutano Dio. Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno!... Ti prego, o mio Dio, perché si faccia presto un solo ovile sotto un solo Pastore. Venga presto il tuo Regno in tutti i cuori, per mezzo di Maria, tua santa Madre.

          Un cuore che è veramente innamorato di Dio, di Cristo, unicamente, totalmente innamorato di Lui solo, racchiude in sé la capacità di amare teneramente anche tutti i fratelli con amore di mamma che sa dare la vita per salvare l'unico oggetto del suo cuore. Chi abita nell'amore possiede ciò che ama perché abita in Dio, e Dio abita in lui, si forma una sola cosa con il nulla e con il tutto, da poter affermare. «Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me». Da questo possesso nasce la gioia, la felicità che nessuna cosa a questo mondo può turbare. Il Dio della pace abita in me e ama donatori allegri; solo così potrò portare pace, gioia, gaudio a tutti i fratelli per attirarli a Dio. È Lui che si serve della mia pochezza e per questo mi sono prefissa di essere nella Chiesa l'amore. Io sono un nulla, ma il vero amore è più forte della morte. Certo, la gioia non è sempre spontanea, ma in certi momenti è solo voluta, frutto di una volontà donata a Dio che sa gioire per amore anche quando il cuore piange sotto il peso del dolore. Nonostante tutto il fondo del cuore è sempre in pace e ancora sa sorridere per amore. Il cuore pieno dello Spirito Santo è sempre in festa, in letizia perenne, essendo che lo Spirito agisce in noi se ci abbandoniamo in Lui senza ostacolare l'opera sua. Vieni, o Santo Spirito, che sei l'amore, riscalda questo mio cuore, brucialo, inceneriscilo per la gloria di Dio e la salvezza di tutti i fratelli. La gioia donata per amore è il servizio più bello che posso dare per sollevare il fratello o la sorella che si trova nella sofferenza. La gioia voluta, lo so, è un dono che viene dall'alto; è solo lo spirito che gioisce e si espande anche all'esterno pur camminando sulle spine... Lo Spirito è amore: come non trasalire di gioia, come non cantare, gridare a tutti: "Chi potrà separarmi dall'amore di Cristo"? Mio Dio e mio tutto!

          Sono vergine per Cristo, ma sono anche madre, porto nel mio cuore di vergine le sofferenze, le angosce di tutta l'umanità. Ogni uomo che vive sulla terra è mio figlio, con la forza dello spirito devo generarlo alla vita dell'amore a Dio e ai fratelli; per questo amo la sofferenza, per essere più mamma, più feconda. Nessuna maternità è esente da dolore; anche quella spirituale comporta dolore, lotte, angosce segrete, note a Dio solo... Sono necessarie per generare la vita dello spirito e consolare il cuore di Cristo che è tanto offeso. Oh, potessi essere sempre la sua vera gioia!... Mio Signore e mio Dio, mio Padre buono e misericordioso, ti chiedo: non morire, ma patire ancora per amore e per la salvezza di tutti i fratelli. Perdono, ti supplico, pietà, misericordia per coloro che ti offendono, per chi ti è ingrato... per chi ti nega... per chi scandalizza i tuoi piccoli... per chi si gloria di propagare il male... per coloro che insultano il tuo Nome santissimo... per coloro che si ribellano al Santo Padre, il dolce Cristo in terra... per tutti i sacrilegi contro il tuo Sacramento d'amore... per coloro che non ti pregano mai... pietà, pietà, pietà ti chiedo per amore della tua misericordia che è infinita, per amore della tua mamma che è il rifugio dei peccatori. Ascolta il mio grido, lo Spirito Santo che geme in me, a Lui non puoi negare nulla...

          Io sono un nulla, però quello che sono, sono tutta di Dio. Lui è la ricchezza infinita e accetta anche il mio nulla per farlo partecipe della sua ricchezza che è Lui stesso. Io sono tutta sua, Lui è tutto mio come fossi sola a questo mondo.. Solo l'amore di Dio può reclamare tutto l'amore della sua creatura, solo un Dio amore può chiedermi di amarlo con tutto il cuore e di amare i fratelli come Cristo ha amato me. Solo Lui, che mi ha amata fino a morire in croce per la mia salvezza, può chiedermi un amore che mi porterà in croce, solo Lui, che con il suo spirito ogni giorno plasma il mio cuore, può chiedermi di dare la vita per i fratelli. Qui sta il vero amore! Lo ha detto Lui, il mio dolce Maestro: "Non c'è amore più grande che dare la vita per l'amico"! Amarlo con tutto il cuore... Il mio Dio esige che si cammini verso il Padre sulle orme del Figlio suo, con la forza e la consolazione dello Spirito Santo che è il Consolatore promesso da Cristo prima di salire al cielo. Amare il Padre nell'amore di Gesù e dello Spirito Santo e del Cuore Immacolato di Maria. Amare Gesù nell'amore del Padre, dello Spirito Santo e con il Cuore della sua mamma. Amare lo Spirito Santo nell'amore del Padre, del Figlio e nell'amore della sua diletta sposa, Maria santissima. La Trinità mi ha scelta tutta per sé; ho aderito al suo amore, quindi devo vivere nella mia solitudine in compagnia di questi tre Ospiti. Lo disse Gesù: "Verremo a lui, prenderemo dimora presso di lui". Vivere nella Trinità è un Paradiso anticipato! E' vero se vivo fino in fondo la mia fede, so con certezza che la Trinità vive nel mio cuore; quale mistero d'amore! Ogni istante posso dialogare con questi tre Ospiti in compagnia con la cara mamma Maria... Grazie, mio Dio, di tanto amore!

          L'essenza più profonda dell'amore mi pare sia essere un dono per i fratelli... Dio, che è amore eterno, si dona continuamente a tutte le sue creature che Egli ama e che ha creato per amore, infondendo in esse il suo Spirito. Se io amo veramente Dio, devo sapermi fare dono a tutti i fratelli, senza eccezione, e così vivere l'intimità con Dio che ci ama da tutta l'eternità. Come le tre persone della Trinità si amano di un reciproco dono, così deve essere dell'anima innamorata di Dio, che deve, anche a costo di qualunque rinuncia, farsi dono ai fratelli. E' così bella la vita vissuta in questa visuale di amore reciproco!.

(Q. n. 5 pp. 14-24 – continua)

 

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E per continuare ad essere dono per tutti i fratelli nell’adorazione al Sacramento dell’Amore in riparazione, offerta, lode, supplica, il Monastero delle Clarisse sacramentine di Piazzale Roma a Venezia, dove Suor M. Chiara entrò il 10 settembre 1931, venne trasferito a Mantova: seguiamo i nostri cari fratelli Chiara Bollini, Franco Barbieri e Paolo Negri nel racconto della presentazione del loro libro ad esso dedicato.

 

Sabato 3 Giugno 2023, presso il Monastero delle Clarisse di Mantova, dove ha vissuto il suo ultimo anno di vita suor Maria Chiara Scarabelli, abbiamo presentato il libro sulla sua storia dal titolo “Per Divina Ispirazione, storia di una presenza  (recentemente pubblicato dalle Edizioni Ancilla).

 

La presenza della comunità di clarisse a Mantova (che mancava da 200 anni in seguito alle soppressioni napoleoniche) è stata desiderata ardentemente dalla serva di Dio Vittorina Gementi (Mantova 1931 – † 1989) fondatrice del famoso Istituto per bambini cerebrolesi “Casa del Sole” a San Silvestro di Curtatone,  adiacente al quale è stato costruito il Monastero.

 

La Divina Provvidenza ha voluto che al grande desiderio di Vittorina corrispondesse anche il desiderio di Gesù e Maria comunicato tramite suor Maria Chiara, la quale assistette ad un dialogo tra Gesù e Maria nel quale Maria riconsegnava il Monastero a Gesù dopo che Gesù lo aveva donato a Sua Madre per mezzo della Federazione dei Monasteri delle Clarisse Veneto-Emilia-Romagna, in occasione dell’anno mariano 1987/88 (Maria SS.ma disse poi chiaramente a padre Alessandro Domenicale tramite suor Maria Chiara di “mandare avanti la fondazione di Mantova” verso la fine del 1986. Era stato lui che, in qualità di Assistente religioso della Federazione, dalla sua prima visita alla Casa del Sole nel 1982/83, aveva proposto alla Comunità delle Clarisse di Piazzale Roma a Venezia di trasferire lì il loro Monastero).

 

La presentazione del libro è avvenuta nella ricorrenza del 34mo anniversario dalla morte di Vittorina Gementi (3 Giugno 1989). Nel presentare il libro abbiamo spiegato come il Monastero sia stato voluto da Dio tramite Vittorina che lo chiese come Dono per la Casa del Sole, (“Quest’opera del Signore «Centro Solidarietà per Bambini cerebrolesi gravissimi» richiede – per essere completa – noi che lavoriamo e preghiamo, ma con noi, accanto a noi, (sopra di noi) debbono esserci le Clarisse che pregano e offrono in continuazione a Dio Padre, giorno e notte  tanto dolore, tanta sofferenza di genitori, di fratelli, di nonni, a testimonianza concreta, reale, vissuta del nostro Credo in Dio che è Vita. Con le Clarisse qui con noi tutti, comprenderanno che il nostro Dio è un Dio vivo che ama e dà sempre e solo la vita, anche quando questa si presenta inconsueta e paradossale come nei nostri cari bambini…”).

Tuttavia sarebbe stato anche un dono per la Diocesi di Mantova (ad un convegno del 1954 Pio XII fece capire che Mantova era una diocesi in grande difficoltà e Vittorina da allora desiderò la presenza delle contemplative anche con l’obiettivo di convertire la città di Mantova) e un dono per la Chiesa intera (le clarisse pregano per le vocazioni e la santità sacerdotale, come suor Maria Chiara ha fatto per tutta la sua vita, offerta a dodici anni per questo scopo, su richiesta di Maria SS.ma).

 

Abbiamo presentato anche lo scritto di suor Maria Chiara dove pure è espresso chiaramente lo scopo del Monastero (dal foglio del 3 gennaio 1992).

 

Abbiamo infine sottolineato che se il Monastero ha avuto vita dalla “Casa del Sole” ora più che mai la “Casa del Sole” potrà continuare ad avere vita dal Monastero e la loro unione è giustificata anche dalla Medaglia dei consacrati che suor Maria Chiara ha portato con sé a Mantova.

Tutto ciò per la salvezza di tutte le anime.

 

Una piccola presentazione del video si può vedere su you tube scrivendo: Monastero Vittorina Gementi suor Scarabelli

 

Che Suor Chiara e Vittorina intercedano per il Monastero.

 

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