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Anno 19° – n. 4 - 4° Trimestre 2020 – Poste Italiane s.p.a.

Sped. in Abb. Postale-.L.353/2003

(conv.in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 2,-DCB-PD - Taxe perçue

 

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Suor Chiara Scarabelli

 

 

U N    M E S S A G G I O

D A   S C O P R I R E

E   U N   V O L T O

D A   C O N T E M P L A R E

 

 

Foglio  di  collegamento  per  gli  Amici

di  suor  Maria  Chiara  Scartabelli

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Cari Amici,

siamo nei tempi dei “dolori del parto” (Mt 24, 8, Rm 8, 22) e la creazione attende la rivelazione dei figli di Dio come la gioia, che ora sembra mancare. Esperta di gioia è la nostra Suor M. Chiara, nei suoi scritti è la cifra di come ha vissuto, tra infinite prove e opposizioni, per aiutare la Mamma Celeste a realizzare l'offerta a tutti della Sua Maternità nel Dono della Medaglia.

Suor M. Chiara ha preso sul serio quello che Gesù le chiese il giorno della sua  Prima Comunione: “ Vuoi essere tutta e solo mia?”  e che fu Lui ad affidarla a Maria, proprio perché nessun cuore umano Lo ha amato come Lei e la Sua Maternità è efficace per portarci a vivere il nostro rapporto con il Signore Gesù come Lei lo visse, nel Suo Cuore Immacolato e Materno.

Gesù è l'Unica fonte della partecipazione alla V ita divina ma Maria ne è il tramite umano, la creatura che Dio ha scelto per mettere radici in noi e germogliare, luminoso, inarrestabile, come Lui vorrebbe fosse per tutti. Lasciamoci prendere per mano dal sorriso di questa figlia di Francesco e Chiara d'Assisi (e non è un caso, il loro è l'unico Ordine voluto per la gioia), per essere tutti, nei santi passi di Maria, anime consacrate all'Amore , pura accoglienza del Signore Gesù.

Crediamo sia il suo più prezioso e caro augurio per questo Natale e che sia per noi, voi, tutti, ma proprio tutti, insieme.

 

* * *

 

Per approfondire la vita e gli scritti di Suor M. Chiara digita su Google:

IL BLOG DI CHIARA DI MARIA: Madre mia, fiducia e speranza

 

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Scrive Suor M. Chiara:

     “Io penso che l'occupazione continua della Madonna su questa terra era questa: Offriva Gesù al Padre, si offriva con Lui e, soprattutto, si lasciava immolare con Lui”. (Q. n. 21 p.26)

E allora la consapevolezza della propria povertà di fronte al loro Amore, che tutto sovviene per chi ne ha fiducia, diventa la gioia di essere un nulla, un nulla da Loro amato e strumento del loro Amore per la salvezza di tutti.

 

NULLA

 

Il mio nulla è il trionfo dell’amore misericordioso di Dio; la mia forza sta nella mia debolezza... O Gesù, distruggi nell’anima mia tutto ciò che in essa può ostacolare l’opera del Tuo amore.

Per un solo patimento tollerato con gioia ameremo per sempre di più il Signore. L’amore è la sola via che fa i santi”. (Q. n. 6 p. 2)

 

Mi riconosco un povero nulla, miseria, zero, e per questo aspetto tutto dalla bontà e misericordia di Dio e di Mamma.

Lui il tutto, io il nulla, però il Suo tutto l'ha donato a me... Che possa almeno ora, al tramonto della mia vita, corrispondere a tanto amore che Dio ha per questa piccola e povera creatura...

In questo periodo di intensa sofferenza, nella profonda oscurità, nella notte dello spirito, nelle sofferenze morali, ... sento nello stesso tempo la bontà e misericordia di Gesù che mi fa conoscere sempre più la mia povertà spirituale... Sentirsi un nulla vuol dire riconoscersi poca cosa davanti a Dio, uno zero... Sì, perché tutto è Suo!... Piccolo bambino, ma figlio!...

Quale felicità più grande di quella di colui che è povero, debole, ma sa di essere figlio di Dio e della Vergine Maria!  Sentirsi umiliati vuol dire vederci come realmente siamo, secondo verità... Constatando la nostra nullità, se ci apriamo alla grandezza di Dio, troveremo la vera pace e serenità. E' questa la nostra unica e vera grandezza, essere amici di Dio, figli prediletti. Se siamo figli di Dio, che cosa possiamo temere? (Q. n. 17 p. 50)

Mio Dio, chi sei Tu e chi sono io...  Io sono un povero nulla, Tu sei il tutto, la ricchezza infinita. Tu sei l'amore, la misericordia infinita. Ma quale mistero!

Il nulla e la misericordia finiscono per essere in proporzione: quanto più è profondo il nulla, tanto più stupenda, meravigliosa, appare la misericordia, e il nulla sarà amato dal tutto, non perché un nulla, s'intende, ma perché permetterà alla misericordia di celebrare un trionfo, che la farà benedire da tutte le generazioni. Questo nulla diventa tutto, questo abisso di miseria in Lui diventa un Paradiso.   Il granello di frumento che, quando finisce di marcire, germoglia e fa la spiga, è un fatto che Dio ha messo sotto i nostri occhi e ci dà una lezione stupenda.  Non comprendiamo il perché e il come, ma il fatto è sicuro, perché lo vediamo.

Nel seme, che marcisce per diventare spiga, c'è la Tua voce, o mio Dio, che

canta nella natura da ogni parte.  Se io mi ostinassi a rimanere chiusa in me stessa, non sarei feconda, morirei nella mia sterilità.  Se invece con la grazia sarò capace di uscire da me stessa, di superare il mio orgoglio, allora la mia vita sarà feconda al cento per uno, per la salvezza di tutti i fratelli. Morire ogni giorno a me stessa per servire in Dio, per Dio.

Mamma, Ti prego, sii Tu la mia guida in questo lavoro di morte e di vita. L'amore di Dio infinito potrà essere accolto tutto da me, un nulla infinito. Io, questo nulla, sarò piena dell'amore e della misericordia infinita, se mi lascerò amare come vuole Lui.

Grazie, mio Dio, che dalla Tua altezza T i degni di abbassare il Tuo sguardo d'amore sulla mia bassezza.  Quanto sei potente e meraviglioso, mio Dio e mio Padre buono! La Tua cenerentola...” (Q. n. 13 pp. 29-31)

 

 

Abbandono incondizionato

 

Non dobbiamo aver paura del nostro nulla, ricordando che per mezzo di Maria, nostra mamma, si raggiunge la vetta dell'amore e dell'unione con Dio...

Tanto più sentiamo la nostra debolezza e miseria, incapacità e perfino peccatori, tanto più dobbiamo confidare e abbandonarci nelle braccia di Maria Immacolata...” (Q. n. 24 p. 69).

 

 

La gioia di essere un nulla

 

Non sono più io che vivo, ma è Dio Uno e Trino che vive e opera in me, solo così la mia vita sarà la sua gloria poiché è Lui che glorifica sé stesso mediante il mio nulla...

Dunque essere un nulla è la mia gioia perché posso abbracciare Lui che è tutto! Sentirla vibrare in me, viverla è un frutto divino della grazia.... Per conseguenza, non dobbiamo mai separare la conoscenza della parola di Dio dalla preghiera, perché l'una ci farà accettare la verità, l'altra ce la farà vivere, gustare diventando così vita della nostra vita...

Nella contemplazione si conosce Dio, nella preghiera lo si trova, si fa comunione, il tutto con il nulla... solo così il nulla sparisce per lasciare posto a Colui che E’ la nostra vita...

Se noi lo lasciamo ci abbandoniamo a Lui, se lo lasciamo agire liberamente senza ostacolare l'opera sua, Egli opererà miracoli con il nostro nulla, perché miracolosa è l'opera sua...

Da noi nulla possiamo, neppure dire, Gesù. Lui stesso il buon Gesù lo ha detto: Senza di me non potete far nulla... (Gv.). O Maria, mia dolce mamma, braciere perenne dell'amore, accoglici tutti nelle tue braccia come umili sterpi, solo desiderosi di ardere per il tuo Gesù... Certo della tua fedeltà all'impegno del Golgota, ci uniamo al tuo canto materno, per le grandi cose che Dio ha fatto in te per noi tuoi figli... Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo!... (Q. n.13 pp. 3-4)

 

 

La nostra miseria

 

“Non dobbiamo temere se tocchiamo con mano la nostra miseria, piccolezza, il nostro nulla davanti a Dio, anzi, questa constatazione della nostra incapacità ci deve essere motivo di maggior fiducia e di gioia perché Dio ha le Sue predilezioni per i piccoli e a loro si rivela. Non ha forse detto Gesù; T i ringrazio Padre che queste cose le hai nascoste ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli?...

Grazie Gesù che mi hai rivelato l'amore del Padre!...” (Q. n. 15)

 

 

Volontà di Dio, Paradiso mio!

 

Tutto quello che ho e che sono l’ho ricevuto da Dio, di mia proprietà non ho nulla, solo la mia volontà... ma questa mi fa tanta paura, con la Tua grazia o Gesù sono risoluta, ad ogni costo di non volerla mai assecondare, e tutto questo per puro amore o Gesù come se l'inferno non esistesse e neppure il Paradiso,   solo   l'amore   deve   essere   lo   sprone   del   mio   operare.   -   V o l o n t à   d i   D i o,   P a r a d i s o   m i o !   Dunque devo fare in tutto, la sola volontà di Dio, non cercare niente, non domandare niente, essere indifferente a tutto, cercare proprio in tutto di fare la volontà di Dio, ma bene, perfettamente, come è possibile alla mia debole natura, senza cercare me stessa in nessuna cosa, con gioia, con allegrezza, il mio scopo solo la gloria di Gesù e la salvezza delle anime... Oh volontà di Gesù quanto sei amabile! ...” (Q. n. 12 p. 57)

 

* * *

 

 “P e r   p u r o   a m o r e ”: questo il programma di Suor M. Chiara, perché “Di o  è  a m o r e ,  s e m p r e  a m o r e ,  s o l o  a m o r e ” e amare l'Amore che eternamente ci ama è per Suor M. Chiara la gioia di corrispondere alla Sua attesa di ciascuno di noi, come esprime in questa preghiera per la Comunione Spirituale:

 

Vieni, vieni, Gesù mio,

nel possesso del mio cuore,

tutto infiammalo d'amore

onde viva solo per Te.

Come giunto, al cuor T i stringo,

o Celeste e amato sposo mio diletto,

solo in Te trovo riposo.

Nell'amarti sta la mia gioia,

amarti non per il Paradiso

che mi hai preparato,

ma solo perché sei l'amore!

 

* * *

 

“P e r  p u r o  a m o r e ,  n e l l a  p u r a  f e d e”:  Suor M. Chiara ringrazia il Padre della gioia di averci donato Maria e la chiama con un nome bellissimo, che è il senso della nostra Consacrazione: “solo il Suo amore è stato degno di Te”.

 

 

Ti ringrazio, per il dono della Mamma!

 

T i amo, ti lodo, ti glorifico, ti ringrazio, o Padre nostro celeste, perché hai creato Maria Santissima, così bella, così grande, così potente, la “tutta Bella ed Immacolata.”

Sin dall'eternità tu hai vagheggiato questa creatura tutta pura, oserei dire, divina, perché Madre del tuo diletto Figlio che ella ha generato, come uomo, nel suo grembo purissimo, per opera dello Spirito Santo.

Primo tabernacolo del Dio vivente fattosi uomo...

Sacro ostensorio, portatore di Cristo all'umanità!

Mio Dio, Padre buono e misericordioso, io penso che nel capolavoro di Maria immacolata, Madre del tuo Cristo, tu abbia messo in opera tutta la tua sapienza, potenza e, soprattutto, il tuo amore, per farla degna di te... Quale conforto il sapere che questa creatura privilegiata, così meravigliosa, è anche la nostra Mamma! ...

T i adoro, ti lodo, ti ringrazio, o Padre Santo, poiché hai deposto nel suo grembo verginale tuo Figlio, nostro fratello... Grazie!...

T i adoro, ti lodo, ti ringrazio o Cristo, Figlio di Dio, per esserti degnato di fare la tua dimora nel grembo purissimo di questa creatura, diventando vero Figlio suo, Dio fattosi uomo...

T i adoro, ti lodo, ti ringrazio, o Spirito Santo, perché ti sei degnato di formare nel grembo immacolato di Maria, tua fedele sposa, il corpo del Figlio di Dio…

Ti adoro, ti lodo, ti ringrazio, o Dio Uno e Trino, per avere innalzato l'Immacolata in un modo così divino! Non cesserò in eterno di adorarti, lodarti e ringraziarti umilmente... Ma chi sono io, povera creatura?  Vorrei avere il cuore di Maria per poterti adorare, lodare, ringraziare, amare senza fine!

Solo il suo amore è stato degno di te... Te lo offro, o mio Dio, per supplire il mio nulla...” (Q. 15, pp. 46-49 )


 

* * *

 

Infine, una sua meditazione, che vi offriamo perché ci accompagni insieme nei giorni del Natale e ci custodisca nel Cuore Immacolato e Materno di Maria per accogliere ogni giorno dalle Sue mani il Dono di quest’Amore:

 

Il mistero del Natale

 

Il mistero del Natale, quanto è dolce e confortante all'anima mia... Com'è possibile contemplare questo grande mistero, dove il Padre, il Figlio e lo Spirito   Santo   operano   la   nostra  salvezza, la   nostra   predestinazione, veramente il cuore, questo mio piccolo cuore resta ferito d'amore... Solo la fede  viva  ci  fa  inoltrare  in  questo  mare  sconfinato,  la  ragione  deve scomparire e perdersi nella fede e nell'amore... Come può essere possibile che la nostra piccola mente umana possa comprendere Colui che è eterno? Che è sempre stato e sempre sarà?... Senza principio e senza fine?... Dio!... Questo Dio!... Si è fatto piccolo bambino per amor mio! Il Padre ha tanto amato il mondo da mandare, non solo, ma da sacrificare il suo Figlio per la nostra salvezza... Oh mistero ineffabile! ...

Cristo, nostro Redentore ha lasciato il seno del Padre, ossia è rimasto nel seno del Padre come Dio essendo un'unica cosa in lui, ma ha voluto prendere la nostra natura umana, con tutte le nostre debolezze eccetto il peccato, e tutto perché mi ha amato ab eterno come Dio, ma come se questo non bastasse, ha voluto farsi uomo annientandosi, abbassandosi fino a me facendosi mio amico, fratello e sposo, per innalzare il mio niente fino a lui, in una parola, si è fatto uomo perché noi diventassimo deificati in lui... Non ha detto Gesù stesso : "Siete tutti dei, figli dell'Altissimo?" Se non ce l'avesse rivelato lui stesso chi avrebbe mai potuto immaginare la nostra dignità e grandezza di figli di Dio?... Mio Dio credo al tuo amore per me! Come potrei dubitarlo vedendo il tuo Figlio uguale a te stesso scendere dal cielo e venire in terra per tuo amore?... Oh Dio!... Oh amore!... Bontà infinita, chi non ti amerà?... Tu mi hai ferito il cuore, il tuo Figlio l'hai dato a me per insegnarmi la via per venire a te... Che farò io vil creatura, piccolo verme per te?... Oh lo so quello che vuoi da me! Vuoi il mio cuore...  Vuoi tutto i  mio  amore!

L’amore domanda amore… Ma dimmi che cosa vuoi fare del nostro misero amore?... Lo so che l'amore sa compiere follie... e tu sei veramente folle d'amore per me.... per tutte le tue creature... dunque non mi fa meraviglia che ti abbassi tanto... Questo pensiero è la chiave che mi fa penetrare questo mistero d'amore che è l'Incarnazione del Figlio di Dio, opera di tutta la SS Trinità e della Vergine SS che non ha esitato a dire il suo Si, il suo fiat davanti al disegno del Padre che voleva con questo salvare tutti noi suoi figli. Grazie mio Dio! Io ti amo, o meglio voglio amarti; tu lo sai come e quanto!... Tu che mi hai ferito il cuore ora ti dirò con S Teresina del B. Gesù: m a g n e t i z z a m i e questo mi basta! Mio Dio credo, spero, ti amo, ti adoro, ti lodo e ti ringrazio anche per tutti coloro che non lo fanno.... Grazie che mi hai dato l'amore! Non temo più nulla, neppure la mia miseria, mi abbandono sul tuo cuore di Padre e nelle braccia della mia cara mammina Maria SS dove trovo Gesù, il Bimbo Divino...” (Q. n. 12)

 

 

COMUNICAZIONE IMPORTANTE

 

Vi abbiamo resi partecipi dell'avvenuta chiusura del Convento di San Francesco Grande in Padova e del trasferimento di Padre Alessandro con Fra Mariano e Padre Giorgio a Cittadella (PD), presso il Convento di San Francesco e di come il Comitato prosegua attivamente nel suo servizio di diffusione della nostra Medaglia e del suo messaggio e di far conoscere la vita e le virtù eroiche di Suor M. Chiara Scarabelli. A questo proposito, Vi preghiamo di fare riferimento ai seguenti recapiti per informazioni e richieste di spedizioni:

 

347  182 3275  (Segreteria)   049  717 046.

 

 

PER OFFERTE:  IBAN IT37H0760112100000027466317

 

 

Editore / Proprietario:             “Comitato Suor M. Chiara Scarabelli”

Redazione:                              Via Mameli n. 8 – 35020 Ponte San Nicolò (Pd) Italia

                                                Tel. 049/8033051

E-mail:                                    comitatochiarascarabelli@virgilio.it

Sito del Comitato                    http:/medagliaconsacrati.xoom.it

Direttore responsabile:           Daniela Ghio

Capo redattore:                       Gabriella Zagonel

Vice capo redattore            Mara Marcantoni

Aut. Tribunale di Padova       n. 1770 del 18/12/2001

Stampato in proprio

 

 

 

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