Anno 19° – n. 2 - 2° Trimestre
2020 – Poste Italiane s.p.a.
Sped. in Abb. Postale-.L.353/2003
(conv.in L. 27/02/2004 n°46)
art.1, comma 2,-DCB-PD - Taxe perçue
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Suor Chiara Scarabelli U N M E S S A G G I O
D A S C O P R I R E E U N
V O L T O
D A C O N T E M P L A R E Foglio
di collegamento per
gli Amici
di suor
Maria Chiara Scartabelli |
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Cari Amici,
anche se il nostro Foglio di Collegamento vi giungerà in ritardo, iniziamo con gli auguri di Suor M. Chiara per la Santa Pasqua, con le parole che scrisse alle sue sorelle e che ci spronano a imparare e a continuare a camminare insieme, tutti, sulla via dell'Amore:
“Buona
Pasqua! L’amore, la pace, la gioia, il gaudio del Risorto siano sempre nei
vostri cuori. Buona Pasqua! È un semplice, povero augurio, ma caldo di affetto
fraterno e impermeato di preghiera di amore supplica, implorando e augurando
che la nostra vita sia un riflesso di Gesù Risorto, in modo tale che chi vede
possa scorgere la luce e il calore di Cristo per trasmetterlo a tutti i fratelli
che si trovano sulla faccia della terra allo scopo di ottenere dalla
Misericordia infinita di Dio la loro salvezza eterna… Maria Santissima, nostra
buona mamma in questo lavoro di salvezza che si realizzerà ci aiuti: Se come
Lei il nostro sì a Gesù sarà sempre pronto e gioioso… anche se alle volte costa
alla natura umana, è sempre un dono d’amore che va accettato con un grazie… Vi
sono tanto vicina… Siete nel mio cuore, anche se è piccolo, l’amore lo dilata
senza confini per portare tutti a Cristo. Anime, anime deve essere il nostro
grido fino alla morte per consolare i Cuori di Gesù e di Maria”.
* * *
Per approfondire la vita e gli scritti di Suor M. Chiara digita su Google:
IL BLOG DI CHIARA DI MARIA : Madre mia,
fiducia e speranza
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Un voto al Cuore Immacolato di Maria Madre nel segno
della fede
Come Comitato, ci siamo impegnati con un voto a Maria SS.ma, per una risposta di fede a questo tempo, nel dono di appartenere a Lei. Nella speranza che vogliate unirvi a noi, questa è la preghiera che è stata diffusa:
In comunione con il nostro Papa Francesco, vogliamo abbracciare nella preghiera tutta l'umanità.
L’evento singolare e unico dell’epidemia di coronavirus ci interpella tutti, anche come credenti, nel chiederci il significato del propagarsi universale di questo fenomeno.
Come cristiani, riconosciamo un segno dei tempi e, senza nulla togliere alla fiducia nella scienza medica e a quanto è messo in atto per contenere l’epidemia, noi crediamo che sia la preghiera la medicina più forte, capace di dare una risposta attraverso un altro segno, quello della fede.
Ecco perché, uniti al nostro caro Santo Padre Francesco, vogliamo cercare il senso di tutto questo attraverso la preghiera, affidandola all’intercessione del Cuore Immacolato di Maria, Madre di Dio e della Chiesa.
Noi vorremmo che questa preghiera fosse presentata a Maria da una Suora che è ancora nascosta, ma che ha vissuto abbracciando nella sua preghiera tutta l’umanità, giorno dopo giorno, per sessantuno anni di clausura, nell’offerta nascosta di sé, solo per puro amore e nella pura fede: Suor M. Chiara Scarabelli.
Sentiamo in modo particolare di aver bisogno di questa suora Clarissa come aiuto, perché la Madonna le affidò, nel 1950, la missione di far coniare una Medaglia, dono d’amore del Suo Cuore Immacolato: “Ho bisogno di te per dare un dono a quei miei cari figli che sono la gioia del mio cuore, perché mi amano e vivono in pratica la consacrazione fatta al mio Cuore Immacolato che avevo chiesto a Fatima, per volontà di Gesù. Desidero dare loro un segno, un dono, per mostrare loro la riconoscenza del mio Cuore di Mamma. Esso sarà anche un richiamo per tanti miei figli che amo con tenerezza, ma che non corrispondono al mio amore”.
Pertanto, vorremmo impegnarci nella
preghiera anche con un voto particolare, il voto di fare nostra l’invocazione
riportata sulla Medaglia, che è stata il respiro della vita di Suor M. Chiara:
Madre
mia, fiducia e speranza, in Te mi affido e abbandono,
Gesù
Maria Vi amo, salvate tutte le anime.
Il Comitato Amici di Suor M. Chiara Scarabelli
Padova, 8 marzo 2020, II Domenica di
Quaresima -Vangelo della Trasfigurazione
* * *
Nell’ultimo numero del nostro Foglio di Collegamento, abbiamo messo in evidenza la profondità del legame che unisce il dono della Medaglia all'immolazione di Suor M. Chiara.
La lettera che presentiamo, da lei scritta al sacerdote che seguiva il suo cammino spirituale, rivela l'agonia del suo cuore, che mai si preoccupava per sé e il vero perché di tante opposizioni e prove.
“Viva Gesù e Maria! ... Dio è Amore, solo Amore, sempre amore!”
31 Maggio 1992
Rev. e caro Padre nel Signore,
eccomi in ginocchio ai suoi piedi per chiedere umilmente perdono del mio comportamento con la P.V. Rev nell'ultimo incontro. Le confesso che da tempo mi trovavo in uno stato d'animo e anche di salute fisica: una grande depressione che solo una forza dall'alto mi ha dato la grazia di continuare il mio lavoro con serenità e gioia esterna... In quello stato ho esperimentato che anche la memoria non mi serviva più, mi sembrava che fosse tanto, tanto tempo che non veniva perché io Le ero causa di sofferenza... così il timore di averla ingannata si è fatto più forte... mentre ora ricordo benissimo che è stato in quaresima... mi perdoni, caro Padre per amore di Gesù e non mi abbandoni in queste lotte che provo che solo Dio sa...
Perché possa
capire meglio lo stato dell'anima mia le faccio noto... non ricordo il giorno
preciso, agli inizi di Dicembre del 91 mentre insistevo pregando Gesù che mi
desse la salvezza di tutti i miei cari fratelli peccatori ecc… Lui, con
infinita dolcezza, mi disse: Piccola mia,
sì Io il tuo Gesù ti prometto che te li darò tutti, però dovrai pagarli a caro
prezzo... Con mia grande sorpresa e confusione ho risposto... Ma Gesù, Tu lo
sai bene che sono un povero nulla, solo miseria
e peccato! ... E Lui, sì lo so che sei
niente... ma io stesso ti darò di che pagare... sii generosa, unisci tutto ai
miei meriti e continua sempre a dirmi il tuo Sì pronto... Si, Gesù
mio, però confidando solo nel Tuo aiuto e in quello della Madre Tua! Se mi mancasse il Tuo aiuto, Gesù caro, per
la mia debolezza, sarei capace di tradirti... Sono Tua proprietà, fa di me
tutto quello che vuoi... confido solo in Te...
Lei Padre, mi ha assicurato che non Le ero causa di
sofferenza... sulla Sua parola una forza mi ha spinta a confidarle quello che
ho provato il giovedì Santo nell'orto con Gesù agonizzante... mentre mi ero
prefissa di non parlare... però la stessa sera ho subito una lotta terribile...
per il suo comando che mi ha dato per ubbidienza avrei dovuto dirlo subito...
ho cercato di farlo, ma una forza misteriosa mi tratteneva il braccio da non
poter scrivere una parola... può immaginare Lei, se è capace, la mia
sofferenza, il timore di mancare di ubbidienza ecc..
Ecco quello che ho provato: mi ero appena coricata,
serena e tranquilla pregavo la mamma cara... quando mi sento chiamare per nome
e sentivo una persona presente, fui presa da timore e paura... una voce
sconosciuta mi disse: "quando finirai di ingannare il ministro di Dio?
" Pensi Lei Padre il terrore che ho provato! Non ho risposto nulla... e
quella voce continuò, "su, da brava, ascoltami che ti parlo per tuo bene,
fa un atto di umiltà, confessa che hai mentito... non è vero che hai visto la Madonna,
è tutta illusione tua, che cosa pretendi di essere, ingannare la gente...
ritira quella medaglia... se non mi ascolti me la pagherai... Su da brava, non
parlare più con nessuno delle tue illusioni ".
Passato il momento di spavento sono scesa in coro per
pregare, ma non fui capace avendo sempre quella voce che mi tormentava... solo
invocavo aiuto, pietà, misericordia da Gesù e Maria... ma tutto silenzio fino a
ieri sera... non avevo coraggio di fare la comunione per paura di avere mancato
all'ubbidienza... ma non so come, al momento una forza mi ha sempre spinto a
farlo...
Padre, per amore di Gesù, mi dica: questo mio
desiderio di chiedere la salvezza di tutte le anime, è effetto della mia
superbia? ... Ora non sono più capace di chiedere, dico solo con tutto il
cuore: Signore, pietà, misericordia, perdono di tutti i miei peccati e quelli
dei miei amati fratelli... È l'unica preghiera, come il respiro.
Quante suppliche e sospiri al Cuore della Mamma perché
mi venisse in aiuto... ma tutto fu vano... Questa notte davanti a Gesù la
supplicai con le lagrime... «Mamma, abbi pietà di questa Tua piccola e povera
bambina, non essere sorda al mio grido... mi hai forse abbandonata anche Tu?
Come posso vivere senza di Te, non è meglio morire e
così non ingannare più nessuno? Oh Mamma cara, vieni in mio aiuto...» Fu un
grido potente, che certo ha commosso il Suo Cuore Materno... Si mostrò al mio
spirito e con dolcezza infinita mi disse: «Piccola
mia, tanto cara al mio cuore, coraggio, non temere... è tutta opera del mio avversario, è furibondo,
vorrebbe impedire che le anime si consacrassero al mio Cuore per il bene che io
effondo su di loro... vorrebbe impedire questa consacrazione... eppure è stata
la volontà di Gesù che io chiedessi che le anime si consacrassero al mio
Cuore... benedico, proteggo, difendo tutti coloro che vivono questa
consacrazione, sono i miei prediletti, la mia gioia e per incoraggiarli di più,
come segno di amore ho dato loro la mia medaglia e per questo il nemico è
furibondo... se potesse annienterebbe questo dono del mio Cuore... ma non
temere i suoi assalti, è bugiardo... contro di me non può far nulla e si
avventa contro di te, mio piccolo strumento, però ti assicuro che il mio Cuore
trionferà... Desidero che si faccia conoscere ai Miei figli prediletti il
significato e il valore della mia medaglia perché la portassero con entusiasmo
e come dono della loro Mamma del Cielo. Prometto...tutti coloro che vivono la
loro consacrazione fatta al mio Cuore e portano la mia medaglia... Io li difenderò
sempre in vita e in morte, io stessa verrò a prenderli per presentarli a Cristo
Gesù che sarà per loro Padre buono dando il premio eterno della gloria del
Cielo...
Alla Sua
Mamma Gesù ha affidato la missione di richiamare tutte le anime alla
conversione, preghiera e penitenza... beati coloro che ascoltano la mia voce.
Il Rosario è
l'arma potente che vincerà Satana che crede di trionfare...no, no, Dio è più
potente di lui... Non permetterà che i devoti del mio Cuore periscano. Pregate,
pregate col mio Rosario, io sono con voi sempre... Il demonio teme tanto il mio
Rosario... tenetelo stretto e recitatelo con il cuore... Sia questo la vostra
bandiera».
Grazie mamma, grazie, questo è solo per me, debbo tacere
o parlare? «Parla, piccola mia, non
nascondere nulla... (…) Ripeto: è volontà di Gesù che il mio Cuore sia più
conosciuto e amato...»
Ecco caro Padre quello che volevo dirle, sia pure in
confuso... Se lei crede che io l'abbia ingannata, me lo dica liberamente,
tornerò nel mio silenzio... con Gesù solo! ...
Preghi tanto per me, ne ho estremo bisogno... Mi
benedica sempre mattina e sera... Io pure, sebbene indegnamente prego secondo
le Sue intenzioni... La prego, non mi nasconda nulla... mi dica liberamente
quello che Gesù e mamma vogliono da me.
Indegna
figlia Sr M.a Chiara
Scusa del male scritto, sono ancora sotto
l'impressione... Senza l'aiuto di mamma non avrei potuto scrivere nulla...
Soffro ma sono serena...
Un particolare della lettera di Suor
M. Chiara con le parole della Mamma Celeste
* * *
Nei
quarant'anni che intercorrono tra il 1950, inizio della storia della Medaglia,
ed il 1990, anno del primo conio, una grande opposizione si scatena contro Suor
M. Chiara da parte di alcuni uomini di Chiesa, da parte della sua Comunità (in
modo particolare della Madre Abbadessa) e da parte di satana.
Inizia
già negli anni tra il 1943 ed il 1946, quando il nemico sferra un attacco
subdolo contro di lei, colpendola nel suo ufficio di Maestra delle Novizie e
circondandola di un alone di pregiudizio e diffidenza che si trascina,
purtroppo, ancora oggi. Il racconto di quei terribili anni (1943-46 e anche
1950-52) è racchiuso nel volumetto: “Solo per puro amore nella pura fede“,
furono preparazione ai successivi quarant'anni di deserto, quando a poco a poco
le venne tolta ogni umana certezza, mentre cresceva nella conformità al Signore
nell'abbandono al Cuore Immacolato e Materno di Maria.
Nella
sua innocenza, Suor M. Chiara non dubitò mai della buona fede dei superiori,
vedeva e volle vedere in essi solo la volontà di Dio, che accolse sempre come
un dono, per quanto aveva promesso a Gesù dal giorno della Prima Comunione (dirGli
sempre Sì e sorridere) e per non tradire la promessa fatta alla Mamma, che
chiese il suo aiuto per dare ai Suoi figli il dono della Medaglia (“Sei
pronta figlia mia?...“).
Se
oggi ne siamo a conoscenza, è perché lei ne scrisse in ubbidienza al sacerdote
attraverso il quale fu possibile che la Medaglia venisse coniata, che “decise
di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi e di scriverne
un resoconto ordinato” ed ebbe conferma da parte della nostra suora, poco
tempo prima che lei morisse, che era desiderio della Madonna che tutto venisse
alla luce, ma solo dopo la sua morte, avendole promesso il nascondimento
assoluto per l'unione completa a Gesù Vittima d'Amore.
E' importante che ciascuno di
noi “possa rendersi conto della solidità degli insegnamenti che ha ricevuto”
nel mistero di dolore e amore che è il tutt'uno formato dal dono di Maria e
dalla vita di Suor M. Chiara, perché abbiamo la grazia di esserne indegna parte
per la salvezza di tutti e sappiamo che, se accolta, la Medaglia è un cammino
personale e comunitario nella Maternità di Maria per vivere in Lei il nostro rapporto
con il Signore, per essere con Lui una cosa sola e perché ciò sia
accessibile a tutti. Dal prossimo
numero, grazie al prezioso lavoro di una cara sorella, rivivremo insieme lo
svolgersi di ciò che avvenne.
Suor Chiara e la Consacrazione al
Cuore Immacolato di Maria
della nostra sorella Chiara Bollini (seconda parte)
Non
dimentichiamo che il nostro rapporto con Maria, mediante la consacrazione nel
Suo Cuore Immacolato, dovrebbe portarci ad accogliere in pienezza Cristo, ad essere
Suoi, per vivere di Lui nell’Amore del Padre, fin da ora!
Suor M.
Chiara ha ben chiaro questo concetto e lo spiega con tanta semplicità:
“…mi
sembra di non poter essere tutta di Gesù se non sono abbandonata nelle braccia
di Colei che è tutta e sola di Gesù…. Q. 1
…Se noi
parliamo di Maria, parliamo anche di Gesù perché sono una cosa sola. Se amiamo
Maria, amiamo anche Gesù, non sono mai separati l'uno dall'altra, per
conseguenza mi sembra impossibile amare Gesù senza amare la sua mamma che poi è
anche mamma nostra.
Chi ci
ha dato il Cristo? Il Padre, certamente Lui solo. Però Egli lo da a noi per
mezzo di Maria. Maria ci rivela Gesù, ci insegna a contemplarlo.” Q. 1
La
suora scrive e ci ammonisce così:
“Ogni
anima, ogni battezzato, dovrebbe approfondire il senso della sequela di Cristo
e vivere la vita della Chiesa e portare nel cuore gli interessi, le sofferenze
di tutta l'umanità presente sempre nella vita di preghiera, di offerta, di
sacrificio e di lavoro.
Deve
avere Gesù Cristo al centro dei suoi interessi e delle sue aspirazioni. Deve
vivere nel proprio spirito l'Incarnazione e la vita di Gesù nella
considerazione assidua dei suoi misteri, alimentata da un vivo desiderio di
unione con Dio e amore alla preghiera. La scoperta dell'intimità divina,
l'esigenza di adorazione, di lode.
Questi
doni sono elargiti con maggior abbondanza alle anime che si accostano a Dio
insieme con Maria, Lei supplisce alla nostra piccolezza, quasi si sostituisce a
noi nel cammino verso il Cristo, perché ci appartiene, essendo essa pure figlia
della nostra umanità, sebbene tutta bella, tutta pura, immune da ogni neo di
colpa…
Insieme
con Maria nostra mamma l'itinerario che ci porta a Gesù è più sicuro e più
spedito, i frutti del nostro impegno più ricchi e duraturi; la gioia di
possederlo più piena……
Lasciamoci
condurre per mano, sarà sempre la guida più sicura e la via più breve. Essa ci
condurrà sempre a Cristo, il cuore di Maria è il cuore di Cristo, il cuore di
Cristo è il cuore del Padre…
in
un batter d'occhio ci farà fare il grande tuffo nell'amore di Dio, in
quell'oceano d'infinita carità“. Q. 1
Chi
volesse fare un’offerta attraverso bonifico bancario o postale può utilizzare
il codice IBAN
riportato
nel bollettino postale, e che trascriviamo qui: IT37H0760112100000027466317
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Aut. Tribunale di Padova n. 1770 del 18/12/2001
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