Anno 17° – n. 3 - 3° Trimestre
2018 – Poste Italiane s.p.a.
Sped. in Abb. Postale-.L.353/2003
(conv.in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 2,-DCB-PD - Taxe perçue
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Suor Chiara Scarabelli U N M E S S
A G G I O
D A S C O P R I R E E U N
V O L T O
D A C O N T E M P L A R E Foglio di collegamento per
gli Amici di suor Maria Chiara Scartabelli |
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Cari Amici di Suor Chiara,
con grande
commozione, vi annunciamo che il 9 giugno 2018, festa del Cuore Immacolato di
Maria, l'Arcivescovo di Lagos ha firmato il decreto, con il quale riconosce che
dieci anni fa, nella sua Diocesi, la signorina Josephine
è stata salvata da morte da un evento miracoloso, dovuto all’intercessione del
Cuore Immacolato di Maria per mezzo della Medaglia.
In spirito di lode e comunione
fraterna, abbiamo pensato di proporvi la lettura del testo del Decreto, della
testimonianza completa scritta dalla protagonista e del breve testo che
conclude la raccolta di tutti i documenti e delle testimonianze presentate,
intitolata “Rapporto dell'incontro con la Medaglia di Madre Chiara Scarabelli”.
DECRETO
OGGETTO: Approvazione di evento miracoloso.
Oggetto: Signorina Josephine
Ogiye per l’intercessione del Cuore Immacolato di
Maria per mezzo della medaglia del Cuore Immacolato di Maria di Suor Chiara Scarabelli.
NARRAZIONE STORICA
DELL’EVENTO
1. Beneficiaria dell’evento miracoloso:
Signorina Josephine Ogiye,
nata nell’anno 1980, di anni 38, diplomata della Pubblica Amministrazione; di
fede Cattolica, Parrocchiana della Chiesa Cattolica di St. Agnes, in Maryland
Lagos – Nigeria, e membro della Legione di Maria e dell’Associazione del Sacro
Cuore di Gesù’ e dell’Immacolato Cuore di Maria.
2. Il luogo in cui la Signorina Josephine Ogiye ricevette la
medaglia del Cuore Immacolato di Maria è la Cappella di Nostra Signora del
Perpetuo Aiuto, via Ahmadu Bello, Victoria Island
Lagos, Nigeria.
3. La persona che consegnò alla Signorina Josephine Ogiye la medaglia è la
Coordinatrice della Cappella di Nostra Signora del Perpetuo Aiuto, Signora Gold
Oruh
4. Data della disavventura capitata alla
Signorina Josephine Ogiye è
il 20 Settembre 2007.
5. La
Signorina Josephine Ogiye
ha fornito un resoconto della disavventura nella quale la medaglia del Cuore
Immacolato di Maria, da lei indossata, le salvò la vita. Ha raccontato
l’esperienza come segue:
Alcuni
Ritualisti tentarono di strangolarla allo scopo di tagliarle la lingua e
cavarle gli occhi. Lei si mise a pregare: “Signore
fa che la mia anima trovi in Te il riposo che non ho potuto trovare prima;
improvvisamente un misterioso respiro, come di ossigeno, si trasfuse in tutto
il mio corpo e tornai in vita mentre riprendevo coscienza del pericolo in cui
mi trovavo e con un urlo acuto gridai: ’Madre del perpetuo aiuto!’“
immediatamente le cose cambiarono, la medaglia era uno scintillio di raggi sui
miei vestiti come in un cielo blu e la vidi diventare di fiamma come una
stella, tanto che io stessa mi spaventai non avendo mai visto prima nulla del
genere, ma notai anche che la mia presenza li metteva a disagio nel vedere quel
misterioso fiammeggiare che li confuse e terrorizzò ed iniziarono a gridare ed
implorarmi quando gridai: “Santa Maria!”. Chiedevano chi io fossi nel provare
rammarico per aver compiuto il loro atto malvagio. A dispetto delle orribili e
mortali torture, fu proprio al loro apice che, nel sentire nominare “Santa
Maria”, mi implorarono di non nominarLa più avendo
loro acconsentito di lasciarmi libera di andarmene. Rimasi stupefatta di come
quel nome li avesse colpiti come un rombo di tuono. Meditabondi e sgomenti di
come la fortuna avesse voltato loro le spalle, udii uno di loro indicare agli
altri l’oggetto al mio collo come fonte di quel potere e gli altri
immediatamente ribadire: si, si, si oh com’è vero. Era la medaglia del Cuore
Immacolato di Maria che mi era stata data dalla Signora Gold Oruh nella cappella della Madre del Perpetuo Aiuto, e che
fu distribuita a tutti i presenti dopo la Messa nel mese di Agosto 2007. Vedendo
lo scintillio irradiarsi dalla medaglia immediatamente mi si gettarono al collo
disputandosela e riuscendo infine a strapparmela, ma dopo tale violento alterco
che ne fui spinta fuori dal mezzo e nel cavalcavia.
6. La Lettera di testimonianza del Rev.
Padre Anthony O. Odjegba, il celebrante (come Prete
visitante) della Messa nel giorno in cui la Signorina Josephine
Ogiye diede testimonianza dell’evento miracoloso
nella Cappella di Nostra Signora del Perpetuo Aiuto.
7. La Lettera di testimonianza del Rev.
Padre Innocent Opogah,
Parroco responsabile per la Cappella e testimone del resoconto del Rev. Padre
Anthony Odjegba sulla disavventura narrata dalla
Signorina Josephine Ogiye
nella Cappella di Nostra Signora del Perpetuo Aiuto
8. L’intero file sulla testimonianza della
Signora Gold Oruh in collaborazione con il Prof. Mons. Francis Ogunmodede sulla
deposizione della Signorina Josephine Ogiye: l’Indagine, le Verifiche, il Coordinamento
documentale: storico e scientifico dati i dieci anni trascorsi (Settembre 2007
– 20 Giugno 2017) dalla disavventura della Signorina Josephine
Ogiye al momento della richiesta del comitato della
Rev. Suor Maria Chiara Scarabelli dall'Italia.
NARRAZIONE
SCIENTIFICA
1. Rapporto medico del Dott. Anthony Dibie C. che ricoverò e prestò le cure alla Signorina Josephine Ogiye (20-24 Settembre
2007) presso le strutture del St. Anthony Hospital and Maternity,
al 7 di Fadyia Street nei pressi di Demurin Street, Ketu – Lagos,
Nigeria (p. 6 del file).
2. Rapporto medico del Dott. Andrew O. Jolugbo, Specialista Oftalmologo che ebbe in cura la
Signorina Josephine Ogiye
dopo che fu dimessa dal St. Anthony Hospital.
3. Cartella medica del St. Anthony Hospital
con descrizione e rapporto dei quattro giorni (notte del 20 Settembre – 24
Settembre) della Signorina Josephine Ogiye dopo l’incidente.
A CHI DI
COMPETENZA:
Dopo aver pregato e riflettuto sulla
testimonianza della Signorina Josephine Ogiye, sono dell’opinione che essa sia sincera e genuina
nella sua testimonianza quanto semplice nella sua espressione e
narrazione. Si può discernere la sua
purezza di intenzioni nel dare testimonianza nella quale abbiamo notato quanto
segue:
a. La sua testimonianza fu solo a Gloria di
Dio e per ringraziarLo per il dono della vita.
b. Dopo la sua testimonianza ella non trasse
vantaggio in termini di pubblicità o interesse personale ed invece scomparve
fino a quando non fu contattata dalla Signora Gold Oruh
nel Giugno 2017 su richiesta del Comitato per la Causa di Suor Maria Chiara Scarabelli.
c. La descrizione storica della disavventura
della Signorina Josephine Ogiye
è supportata dal referto medico scientifico del St. Anthony Hospital che fu
trovato integro nell’ospedale dopo 10 anni, correlato dal rapporto del Dott.
Anthony Dibie che ne accertava il ricovero 10 anni
prima.
d. Referto del Dott. Andrew O. Jolugbo sulle condizioni degli occhi della Signorina Josephine Ogiye e la sua
difficoltà’ a parlare.
e. La mia impressione sulla Signorina Josephine Ogiye nel dare
testimonianza in mia presenza è che ella sia una persona semplice ed
equilibrata. Non ho ragione di credere
che la sua testimonianza sia una sua invenzione o fantasia.
Alla
luce di quanto sopra, APPROVO l’esperienza della Signorina Josephine
Ogiye come evento miracoloso dovuto all’intercessione
dell’Immacolato Cuore di Maria Vergine Benedetta per mezzo della medaglia del
Cuore Immacolato di Maria di Suor Maria Chiara Scarabelli.
Possa
il Cuore Immacolato di Maria Vergine Benedetta trionfare nella Chiesa locale ed
universale, per la massima Gloria di Dio e la salvezza delle anime.
Dettato presso la Cancelleria
dell’Arcidiocesi di Lagos il 9 Giugno 2018. Festa dell’Immacolato Cuore di
Maria.
Rev. Mons.
Anthony Obanla
Cancelliere dell’Arcidiocesi
a firma Rev.mo Alfred
Adewale Martins
Arcivescovo
di Lagos
NARRAZIONE DELL’INCONTRO CON NOSTRA
SIGNORA
SCRITTO DA JOSEPHINE OGIYE
Con sentita e gioiosa preghiera di
ringraziamento a Dio a riguardo della mia esperienza dell’incontro con
sconosciuti assassini ritualisti, che non potrei dimenticare per la vita
intera.
Sono oggi viva per condividere
quest’esperienza non per opportunità e privilegio ma in virtù delle
misericordie straordinarie e dell’intervento di Dio per mezzo di Nostra Signora
nella sua medaglia dell’Immacolata Concezione che considero il “trono del
potere di restaurazione e vivificazione della salvezza umana”.
Era prima mattina del 20 di Settembre 2007 e
mi recavo al lavoro da Ketu lungo l’Ikorodu Road di Lagos verso Victoria Island, ed essendo in
ritardo per il traffico, presi a recitare il mio rosario lungo la strada, cosa
assai inusuale per me, tanto che completai i 15 misteri invece delle mie solite
5 decine quotidiane.
Arrivata al lavoro in quella mattinata,
pensai di visitare la Cappella e me ne ero quasi dimenticata a causa degli
altri impegni, ma alle 3 del pomeriggio, entrai nella cappella di Nostra
Signora del Perpetuo Aiuto per unirmi agli altri per offrire un’ora di grazia
dato che c’era un avviso al riguardo, ma sfortunatamente anche dopo aver
aspettato nessuno venne dentro la cappella, perciò continuai con la mia
preghiera in ragione del poco tempo rimastomi. Mi ricordai che stavo
completando una novena per Nostra Signora del Perpetuo Aiuto che era arrivata
al quarto giorno o giù di lì ed offrii altre cinque decine del rosario,
conclusi con un Magnificat e mi affrettai per continuare col mio lavoro. Il mio
principale, scocciato, diede istruzione di ordinare l’estensione del mio orario
di chiusura dato che non ero al posto di lavoro quando egli prese ufficio, mi
dichiarai colpevole anche se era la mia pausa dal lavoro, ma egli non volle
sentire ragione. Chiusi quindi alle 10 di sera e presi l’autobus del personale,
che mi lasciò presso la Western Costain Avenue di
Lagos quando era circa mezzanotte. A causa del forte traffico durante il
giorno, poche persone e solo veicoli commerciali erano di passaggio, ed ero
disperatamente ansiosa di arrivare a casa tanto più che non avevo dimestichezza
del luogo; poco dopo passò un’auto, e vidi i due uomini che erano con me alla
fermata dell’autobus, vestiti di nero, che salirono di gran fretta nel veicolo,
salii liberamente a mia volta datosi che il guidatore mi confermò di andare
nella mia stessa direzione quando gliene chiesi. Fui l’ultima a salire ed il
guidatore saettò via non appena fui dentro immediatamente dirigendo il veicolo
in una direzione diversa andando verso una curva che portava verso l’area di
Lagos, e proprio quando mi stavo mettendo a strillare percepii un odore che era
stato spruzzato dentro il veicolo, fui quindi spinta a sedermi nel mezzo e con
un grido acuto urlai “sangue di Gesù’” mentre il mio collo veniva strangolato e
stretto violentemente alla gola dagli uomini al fine di togliermi la lingua di
bocca, nel frattempo qualcosa mi fu iniettata in bocca per dilatarla ed a quel
punto non potevo parlare né respirare, le mani e gambe mi erano state
incatenate a colpi di un pesante martello su entrambe le giunture delle gambe
(caviglia e ginocchia) e come se non bastasse un lungo e tagliente oggetto mi
fu inserito negli occhi che così venivano vigorosamente spinti fuori dalle
orbite; mi ero data per vinta essendo il dolore
troppo intenso perché lo potessi sopportare, poi perché non riuscivo più
a respirare dopo oltre 30 minuti in cui la mia gola era stata compressa, e
perché negli ultimi secondi rimastimi prima di lasciare questo mondo recitai le
mie ultime preghiere “Signore fa che la mia anima trovi in te il riposo” ma
prima ancora che terminassi, un misterioso respiro come ossigeno si trasfuse
nel mio corpo intero e la vita tornò in me facendomi prendere immediatamente
coscienza del pericolo in cui mi trovavo e con un grido acuto urlai “Madre del
perpetuo aiuto” ed istantaneamente le cose cambiarono, la medaglia era uno
scintillio di raggi sui miei vestiti come in un cielo blu e la vidi diventare
di fiamma come una stella, tanto che io stessa mi spaventai non avendo mai
visto prima nulla del genere, ma notai anche che la mia presenza li metteva a
disagio nel vedere quel misterioso fiammeggiare che li confuse e terrorizzò ed
iniziarono a gridare ed implorarmi di sapere chi io fossi quando gridai: “Santa
Maria!” provando essi rammarico per non aver portato a compimento il loro atto
malvagio a dispetto delle orribili e mortali torture. Fu proprio al loro apice
che, nel sentire nominare “Santa Maria” mi implorarono di non nominarLa più avendo loro acconsentito di lasciarmi libera
di andarmene, ed io rimasi stupefatta di come quel nome li avesse colpiti come
un rombo di tuono. Meditabondi e sgomenti di come la fortuna avesse voltato
loro le spalle, udii uno di loro indicare agli altri l’oggetto al mio collo
come fonte di quel potere e gli altri immediatamente ribadire: si, si, si oh com’è vero. Era la medaglia del Cuore Immacolato
di Maria che mi era stata data dalla Signora Gold Oruh
nella cappella della Madre del Perpetuo Aiuto, e che fu distribuita a tutti i
presenti dopo la Messa nel mese di Agosto 2007. Vedendo lo scintillio
irradiarsi dalla medaglia immediatamente mi si gettarono al collo
disputandosela e riuscendo infine a strapparmela, ma dopo tale violento alterco
fui spinta fuori dal mezzo e nel cavalcavia, che non avevo idea di dove si
trovasse fino a che dei soccorritori arrivarono, Dio solo sa da dove e come, e
che mi dissero che mi trovavo precisamente sull’Ijora
Olopa Appa Road. Erano
circa le una o due di notte ed i soccorritori mi aiutarono e supportarono come
poterono non potendomi condurre ad una stazione di polizia per una disposizione
per timore di essere arrestati. Ero traumatizzata, brutalmente ferita e debole
al punto da non reggermi in piedi; fui subito rimossa dalla scena del misfatto
non essendoci illuminazione stradale. Presero i miei dati personali e le
informazioni necessarie e contattarono il mio ufficio quella mattina stessa.
CONCLUSIONE DEL
RAPPORTO DOCUMENTALE
Il presente
rapporto documenta il processo del nostro incontro con la medaglia di Madre
Chiara Scarabelli. La medaglia che appariva cosi
ordinaria si rivelò qualcosa di meraviglioso. Il resoconto della Beneficiaria Josephine Ogiye, quello del Dott.
Anthony Dibie, la documentazione ospedaliera e
l’oculista Dott. Jolugbo sembrano tutti indicare il
mistero di Dio e l’insondabile intercessione di Maria Vergine Benedetta. I
verbali sono originali ed inalterati. Sia data gloria a Dio.
GOLD ORUH
Cari
Amici,
adesso la Medaglia è veramente riconosciuta MIRACOLOSA dalla Chiesa, nella persona
dell’Arcivescovo di Lagos.
Questo
riconoscimento dovrebbe suscitare il desiderio e anche la necessità di
conoscere a fondo lo strumento che Maria ha scelto per dare questo Dono.
Ed
è nostra convinzione che proprio questo evento rivelerà le meraviglie di una
vita nascosta, che si è lasciata modellare dal Cuore Immacolato di Maria, fino
a vivere il Suo stesso Amore per Cristo e per la salvezza di tutte le anime.
Pensiamo
che il miracolo della Medaglia rimuoverà i pregiudizi di quanti hanno pensato
che, tutto sommato, circa la vita e la spiritualità di Suor Chiara si sia
trattato di esagerazioni, mentre si tratta di un tesoro nascosto, che onora e
onorerà la Madre Chiesa e la Famiglia Francescana.
Tutto
il Comitato loda il Signore per questa grande grazia, che ci consente di sperare
che il desiderio di Maria possa trovare pieno compimento, anche attraverso la
conoscenza di colei che la Vergine Maria ha scelto per dare il Dono del Suo
Cuore nel segno della Medaglia.
* * *
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