Anno 15° – n. 1 - 1° Trimestre
2016 – Poste Italiane s.p.a.
Sped. in Abb. Postale-.L.353/2003
(conv.in L. 27/02/2004 n°46)
art.1, comma 2,-DCB-PD - Taxe perçue
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Suor Chiara Scarabelli U N M E S S A G G I O
D A S C O P R I R E E U N
V O L T O
D A C O N T E M P L A R E Foglio
di collegamento per
gli
Amici di suor Maria Chiara Scartabelli |
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LA REDAZIONE
Cari Amici di Suor Maria Chiara Scarabelli,
sono ormai 22 anni che la nostra Clarissa ha fatto il suo transito da questo
mondo al Padre e tuttavia la sua memoria continua a vivere in tante persone che
hanno scoperto in lei una amica, una maestra di vita evangelica e, soprattutto,
hanno scoperto che cosa significa "AMARE". I suoi Scritti pubblicati,
letti e meditati e anche commentati specie nelle trasmissioni quotidiane di
radio web, hanno fatto di Sr M. Chiara Scarabelli la gioia di tanti cuori
assetati di amore e di luce.
Nel prossimo 29 gennaio, celebreremo
l'Eucarestia alle ore 15,30, per ricordare l'anniversario del suo transito da
questo mondo al Padre. La Celebrazione si svolgerà nel Monastero S. Chiara, Via
S. Chiara 8, - 46010 s. S. SILVESTRO DI CURTATONE (Mantova).
Nel precedente Foglio di collegamento abbiamo riportato alcuni Scritti
di Sr. M. Chiara che ci rivelano come Gesù e la sua Santissima Madre abbiano
fatto di Lei un segno straordinario della Divina Misericordia.
Ci sembra che la Chiesa,
nella sua storia bimilenaria, non si sia mai aperta, con tanta larghezza al
perdono, anche nei confronti di quanti si sono resi colpevoli di gravi peccati…
Questa "generosità" della Divina
Misericordia, da molti non viene considerata come meriterebbe, anzi viene anche
rifiutata e disprezzata. A conferma di ciò vogliamo ricordare un episodio tanto
eloquente.
Il
Padre che ha seguita spiritualmente Sr. M. Chiara racconta:
"Negli
incontri che ebbi con Sr, M. Chiara, un giorno dell'anno 1987, mi si è
presentata con un sorriso velato di tristezza. Le chiesi:
"Che
cosa ti è successo?"
Mi
rivelò che le era apparso Gesù che le disse:
"Sai tu, che mi chiedi la salvezza di
tutte le anime, che ci sono persone che per farmi dispetto, rifiutano la salvezza, il paradiso!"
Sr
Chiara: "Signore, non può essere! Saranno ammalati, o ignoranti!"
E
Gesù: "No, non sono né ammalati, né ignoranti, lo vogliono, pienamente
consapevoli."
Sr.
Chiara: "Gesù, Tu puoi tutto, salvali!"
Gesù:
"Non posso fare nulla contro la loro volontà"
Chiara:
"Ma Tu Gesù puoi tutto! Pensa a Saul, come lo hai cambiato!"
Gesù:
"Saul era retto, questi invece lo rifiutano per farmi dispetto!"
Sr: Chiara con insistenza: "Gesù salvali, Tu puoi tutto!"
Gesù:
"Non posso far nulla, se non lo vogliono!"
Sr.
Chiara: " Ma allora, Tu non sei neanche Dio!"
Gesù:
"Se tu ti trovassi di fronte ad una persona miserabile, piena di ogni
necessità, e tu ti avvicinassi per darle tutto quello che le manca, e lei
rifiutasse e ti sputasse addosso, che cosa faresti?"
Sr:
Chiara: "Lo abbraccerei!"
Gesù:
"Ma sei……………….!!!!!
Sr. Chiara mi raccontò allora un episodio
sentito in una predica: "Un sacerdote preso da compassione nei confronti
di una giovane prostituta, gravemente ammalata di tisi, cercava di prepararla
all'incontro con il Signore. Lei rifiutò decisamente dicendo che voleva andare
all'inferno per mangiare il fegato di sua madre…"
Al termine di quel
racconto concluse, con tanta tristezza: "Allora è proprio vero che ci sono
persone che arrivano fino a rifiutare, coscientemente, la salvezza…
* * *
L'INFANZIA SPIRITUALE
di
Maria
Teresa Ranieli
Il mistero della nascita e infanzia di Gesù
Bambino contiene e nasconde segreti di scienza spirituale e tesori di grazia
che a poche anime è dato comprendere e penetrare.
Suor Maria Chiara fu una di queste anime a
cui lo Spirito rivelò fin dalla fanciullezza il Divino Infante come modello di
vita e di perfezione.
La piccola Maria aveva solo cinque anni,
quando cominciò a vedere il Bambino Gesù che si presentava a lei come
fratellino e che l'aiutava nelle faccende domestiche. Il Bambino si rivolgeva a
lei chiamandola sorellina e in quell'appellativo era già presente
l'insegnamento sulla nostra figliolanza divina. Gesù Bambino le insegnò inoltre
la virtù dell'obbedienza, la pratica del lavoro come servizio, la carità, la
docilità e la mitezza di cuore. Gesù Bambino le parlò il giorno della Prima
Comunione e fu Lui a prenderla per mano
dopo la morte della madre e ad affidarla alla Mamma Celeste. Fu sempre Gesù
Bambino che l'accolse in monastero e a stampare in lei l'impronta dell'infanzia
spirituale. Fu poi favorita da particolari rivelazioni e visioni che le
permisero di contemplare i misteri del Santo Natale e dei primi anni di vita
del Divino Bambino e ricevette direttamente da Maria l'invito a vivere di
continuo lo spirito dell'infanzia spirituale. La lettura poi della “Storia di
un'anima” di Santa Teresa di Lisieux corroborò questa scelta di vita interiore
e le impresse per sempre il marchio della piccolezza.
Suor Maria Chiara chiamava il mistero del
Natale, di un Dio che si fa Bambino per nostro amore, “mistero ineffabile” e
contemplava il piccolo Re dell'universo che si annientava per farsi nostro
”fratello, amico, sposo, per innalzare il nostro niente fino a Lui”.
Percorreva con gioia la piccola via che porta
dalla coscienza della propria nullità,
alla purezza di cuore e che si alimenta con l'innocenza e la semplicità di
vita. L'infanzia spirituale si manifestava in Suor Maria Chiara nel sorriso,
nel silenzio, nella dolcezza del tratto ma soprattutto nell'abbandono.
“Devo abbandonarmi senza riserve
alla volontà di Dio. Questo è il primo passo: vedere Lui solo in tutte le
cose... Occorre morire a noi stessi, al nostro modo di vedere, di agire, alla
nostra superbia che è l'ostacolo principale, farci piccoli come bambini,
lasciarci guidare con semplicità, conoscendo il nostro nulla, abbandonandoci
con fiducia e con serenità al Cuore dell'Immacolata...”
Non faceva così anche Gesù
Bambino che ubbidiva a Maria e Giuseppe e intanto cresceva in sapienza e
grazia?
La via dell'infanzia spirituale
non impedisce infatti la crescita, non significa rimanere bambini, ma
“diventare” bambini, crescere in sapienza, perfezionarsi, essere puri di cuore,
riacquistare l'innocenza battesimale.
L'uomo spirituale, infatti,
cresce mirabilmente bene mentre diminuisce: ”crescens
mirabiliter in consummatione”(Eccl.43,8)
Gesù stesso spiegò un giorno a
Maria Chiara la sua predilezione per i piccoli: ”Io
scelgo sempre i più piccoli, i più deboli per fare i miei capolavori: il bello
è saper fare cose grandi adoperando gli strumenti meno adatti... Non aver paura
di restare piccola; anzi, più ti farai piccola riconoscendo il tuo nulla, e più
penetrerai i segreti del mio Cuore”.
L'anima piccola vive di pura
fede, rinuncia a se stessa, si lascia condurre dallo Spirito e si abbandona “tranquillo
e sereno come bimbo svezzato in braccio a sua madre” (Salmo 131)
Quante volte queste parole del
Salmo tornano nei propositi e negli scritti di Suor Maria Chiara!
“Oh
quanto mi sento piccola nella via dell'amore! Sono come un piccolo bimbo che a
stento comincia a fare i primi passi, però se la mamma lo tiene per mano si
sente più sicuro. Così io piccola, buona a nulla chiedo al Padre di attirarmi a
Lui e allo Spirito Santo di bruciarmi del suo amore, perché mi sembra che la
santità consista nel fare sempre la volontà di Dio e nel pieno abbandono
d'amore a tutto quello che Lui dispone per noi ogni momento.”(n.140)
Suor Chiara chiedeva sempre a
Maria di stringerla al suo cuore e di aiutarla ad avere un'anima di bambina e a
Lei si affidava con queste parole: ”Mi
getto nelle tue braccia, stringimi al tuo seno. Nascondimi nel tuo cuore.
Coprimi col tuo manto”. (Q.6,p.267)
Nel tempo natalizio ci è sembrato
doveroso ricordare la devozione di Suor Maria Chiara a Gesù Bambino non come espressione
di sentimentalismo e infantilismo, bensì come scelta radicale di umiliazione e
santificazione.
Accostiamoci anche noi alla culla di Gesù Bambino come ad una cattedra e chiediamo al Verbo Incarnato lo spirito dell'infanzia, se vogliamo aspirare ad entrare nel regno dei cieli.
* * *
La missione
di sr. Maria Chiara:
vivere per
la gloria di Dio e per la salvezza di tutte le anime
(Seconda puntata a cura
di Gabriella Zagonel)
Qualche anno
prima della morte, Chiara ebbe la consolazione di sapere che le sue preghiere,
le sue immolazioni offerte per la salvezza di tutti i peccatori sarebbero state
esaudite
Parole di Mamma: “Il
tormento dell'amore è la purificazione, l'amore diventa sempre più puro e dà
gioia a Gesù, essendo un potente mezzo per salvare tutte le anime, come
desideri.
Non ti ricordi che a ventuno anni, nel giorno della tua
professione hai chiesto a Gesù: dammi il martirio del cuore e anche quello del
corpo, se tu lo vuoi. Allora nella tua ingenuità non comprendevi fino in fondo
la grandezza di questa tua spontanea richiesta che dà tanta gloria a Dio e,
unita ai meriti di Gesù, salva i peccatori. Coraggio, non vuoi salvarli tutti?
“ Sì, mamma, ma forse Gesù si stancherà che sono così insistente?”
“No, piccola mia! Non ti ricordi quel giudice iniquo con la
vedova?
Non temere, verrà un giorno che Gesù ti dirà: sia fatto come vuoi
tu.”
“O mamma, grazie!
Dillo anche tu a Gesù, che ti ascolta sempre. Digli che non voglio andare in
Paradiso senza i miei fratelli peccatori.”
“Abbi fiducia e il tuo desiderio sarà soddisfatto” 19luglio 1990
Parole di Gesù
Agli inizi di
Dicembre del 91 mentre insistevo pregando Gesù che mi desse la salvezza di
tutti i miei cari fratelli peccatori, Lui, con infinita dolcezza, mi disse:
“Piccola mia, sì Io il tuo Gesù ti prometto che te li darò tutti,
però dovrai pagarli a caro prezzo!”
Con mia grande
sorpresa e confusione ho risposto: “Ma Gesù, Tu lo sai bene che sono un povero
nulla, solo miseria e peccato!” E Lui:
“Sì lo so che sei niente, ma io stesso ti
darò di che pagare. Sii generosa, unisci tutto ai miei meriti e continua sempre
a dirmi il tuo Sì pronto.”
“Sì, Gesù mio,
però confidando solo nel Tuo aiuto e in quello della Madre Tua! Se mi mancasse
il Tuo aiuto, Gesù caro, per la mia debolezza, sarei capace di tradirti. Sono
Tua proprietà, fa di me tutto quello che vuoi confido solo in Te. Dicembre 1991
Parole di Mamma: “Non temere, continua a bussare al Cuore di
Cristo e abbi fiducia, speranza”
“Sì mamma, sì
mamma! Gesù a Te nulla può negare, intercedi Tu per me; digli che li voglio
tutti, che dia loro il pentimento, il perdono, il suo Paradiso, non voglio
andare senza di loro nel Suo Regno, o li accolga tutti o escluda anche me;
ovunque sarò, sempre lo amerò. Oh mamma, aiutami Tu!”
“Piccolo tesoro mio, non perderti di
coraggio, insisti, prega, offri, fa’ come ha fatto la vedova del Vangelo che
chiedeva al giudice giustizia del suo avversario, ma lui per un po’ di tempo
non volle, ma poi pensò:
-di Dio non me ne importa niente e degli uomini non me ne curo, ma
farò giustizia perché mi innervosisce. - Così fece. E tu, piccola mia sai il
resto che Gesù ha detto. Ti assicuro che così farà Gesù con te, anzi sta
facendo”.
Mamma, Gesù mi ha
detto: “Sei proprio una bambina! Quando
finirai di tormentarmi?”
Ho risposto:
“Gesù, finché ci sarà un peccatore sulla faccia della terra non Ti lascerò in
pace, perdona la mia durezza di testa e ascolta la Tua mamma che Te lo chiede
per me, a lei non puoi dire di no.
“Coraggio, dunque e fiducia.” Anno 1992
Parole di Gesù: “O se conosceste la tenerezza del mio Cuore!
Poco importa a me la vostra debolezza, Io stesso supplisco a quello che manca
in voi, vi cerco, vi aspetto per darvi il bacio del perdono.
Farò conoscere
come il mio Cuore si serve delle loro stesse debolezze per dare vita a molte
anime che l’hanno perduta col peccato.
Farò capire che
la misura del mio amore e della mia misericordia non ha limiti, sarei pronto a
morire ancora sulla Croce per salvare un solo peccatore.
Ti ripeto che la
mia gioia è di perdonare, desidero perdonare, mi riposo perdonando.
Sono sempre in
attesa che i peccatori vengano a me con fiducia, venite, venite, la mia
misericordia vi attende, non perdetevi di coraggio, il mio Cuore è aperto per
voi…
Il mio dolore più
grande sarebbe che un’anima caduta nel peccato dubitasse del mio perdono.
Vi amo come può
amare Dio che è morto in Croce per voi.
Piccola mia, fa sapere!
Pregate, pregate per i peccatori, questa è la preghiera più cara
al mio Cuore, prometto che sempre la esaudirò. Venerdì Santo
1992
Parole di Mamma: “Piccola mia, non temere, abbi fiducia,
non stancarti di chiedere la salvezza di tutti i peccatori! Questa è la gioia
di Gesù, e anche gioia del mio Cuore di mamma: sono tutti miei carissimi figli!
Non stancarti, continua pure a supplicare, implorare, ti assicuro che sarai
esaudita.
Ripeti spesso
questa piccola preghiera a Gesù, ti assicuro che gli darai tanta gioia:
“Cuore divino di Gesù Ti amo! Per amore della
Tua infinita misericordia salva tutte le anime. Q7,87. Anno 1993
* * *
“Rimanete
nel mio Amore” (Gv 15, 9b): il fiorellino di Gesù
(appunti
per una lettera a Suor Chiara) di Mara Piccola di Gesù
Sai, Suor Chiara, quando Ti ho pregato perché chiedessi a Maria di
portarmi nel Cuore di Gesù, per amarlo come Lui vuole essere amato, era perché
sentivo che il mio amore per Lui era inadeguato, non degno, ma avevo tanta
paura, perché era tutto quello che, di bello, mi era rimasto da potergli
offrire. Ti ricordi? Ti ho chiesto allora di poter essere per Gesù un
granellino di senape, che germinasse dalla Sua tenerezza e l'ho chiesto ai Tuoi
occhi sorridenti, gioiosi, così in contrasto con il dolore che Ti ha visitato
tanto presto, segno mite e forte dell'Amore accolto sul serio nella Tua vita,
“fiorellino che voleva essere tutta di Gesù”. E Gesù Ti ha affidato subito alla
Maternità provvidente di Maria, Madre Sua e per Suo volere nostra, perché
nell'abbandono in Lei vivessi l'Amore che Lei è stata qui per Lui e da Lei imparassi
ad accoglierLo in pienezza.
Grazie, Suor Chiara, per la Tua vita nascosta, che testimonia come
nella pura Fede di ogni sì, che è puro Amore, e quindi nei santi passi di
Maria, Gesù Eucarestia e Parola Creatrice, vera-tenera-fedele, ci porti per
mano a conoscere quel Padre nostro, Papà dei cieli, anche di quelli interiori,
ove dimora con occhi innocenti, puri, innamorati, balsamo ad ogni dolore,
promessa che mai nulla è perduto se accogliamo il Suo Amore che è già in noi,
vivendolo nella semplicità e fragilità di ogni istante, nell'eternità di ogni
sì, e senza paura, perché nulla è a Lui impossibile (Lc 1,37).
Grazie per avere accolto, come Maria, l'umiltà e la mitezza di
Dio, che è Gesù, la volontà di Dio che è Amore, che è Gesù, per aver accettato
il Suo disegno su di Te, in quel sì, continuo e infaticabile, alla Sua volontà.
Ti prego però di non perdermi mai
d'occhio, anche tramite le viscere di tenerezza che mi hai posto accanto e che
tanto vivono per Gesù e Maria, perché mai il dolce Signore Gesù abbia a
vergognarsi di me e perché la mia testa dura e il mio cuore di bambina si
ricordino sempre che senza di
Lui nulla posso, neppure immaginare di poterTi scrivere queste righe.
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