Anno 14° – n. 3 - 3° Trimestre
2015 – Poste Italiane s.p.a.
Sped. in Abb. Postale-.L.353/2003
(conv.in L. 27/02/2004 n°46)
art.1, comma 2,-DCB-PD - Taxe perçue
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Suor Chiara Scarabelli U N M E S S A G G I O
D A S C O P R I R E E U N
V O L T O
D A C O N T E M P L A R E Foglio
di collegamento per
gli
Amici di suor Maria Chiara Scartabelli |
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LA REDAZIONE
Siamo ormai vicini
all’apertura del Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco; lo
consideriamo straordinario non perché è stato annunciato a distanza di soli
quindici anni dalla chiusura dell’ultimo, noi pensiamo che sia straordinario,
soprattutto, nell’intenzione e nella speranza di chi l’ha indetto: Papa
Francesco. C’è un’attesa in molti, fatta di tante preghiere e sacrifici, perché
nell’anno giubilare che si aprirà l’otto dicembre, solennità dell’Immacolata,
ci sia una straordinaria manifestazione della divina Misericordia, da rendere
la Chiesa bella e luminosa, capace di attirare tutta l’umanità all’incontro con
il Cristo, Re dell’universo.
La Chiesa, infatti, come
dice il Concilio Vaticano II, è Sacramento
universale di Salvezza, pertanto la sua efficacia salvifica,
misteriosamente, va oltre i limiti di una Chiesa visibile, pellegrina e
“ospedale da campo dopo una battaglia”.
Pubblichiamo qui il
messaggio che Gesù ha dato a sr. M. Chiara perché lo faccia conoscere al mondo:
è un documento che dilata e rafforza la nostra speranza nella misericordia di
Dio.
NON C'È PECCATO CHE POSSA ESAURIRE
LA MIA MISERICORDIA.
Figlia mia desidero che tutti i
cristiani, ma particolarmente gli Apostoli, i Missionari, i Sacerdoti non si
stanchino di annunciare a tutti la mia misericordia per le anime peccatrici;
non tema il peccatore di venire a me, per loro ho preso umana carne, mi sono
fatto come voi eccetto il peccato, ho lavorato, sudato, ho provato, fame,
stanchezza come ogni creatura umana, ho sofferto, sono morto in Croce per la
salvezza degli uomini miei fratelli. Ti dico che sarei pronto a soffrire ancora
tutto questo anche per salvare un'anima sola tanto è preziosa agli occhi di
Dio, creata a nostra immagine. Non tema
il peccatore di avvicinarsi al mio cuore tutto amore e misericordia. Io li
aspetto a braccia aperte per dare loro la grazia del perdono. Non c'è peccato
che possa esaurire la mia misericordia.... Anche se l'anima fosse nel più
profondo abisso del male come un cadavere in putrefazione, se, umanamente
parlando, non ci fosse più rimedio, non è così per me che sono Dio e conosco la
miseria del cuore umano... Le fiamme della mia misericordia sono pronto ad
effonderle sugli uomini miei fratelli per distruggere tutti i loro delitti
purché si rivolgano a me per trovare aiuto. Dillo alle anime che assicuro:
nessun peccatore può esaurire la mia misericordia infinita, più vi si attinge e
più aumenta. La mia gioia è di perdonare, il peccatore che si pente è il trono
della mia misericordia.
Il tuo Gesù è più liberale con i
peccatori che con i giusti.... I sani non hanno bisogno del medico, ma solo i
malati che sono sotto il dominio di Satana.
Gesù
mio. Ti prego, abbi pietà dei poveri peccatori, non mandarli all'inferno ma ti
supplico perdona, non sanno quello che fanno.
- Figlia mia, Dio, tutto amore e
misericordia, non manda nessuno all'inferno, solo quelli che vogliono andare di
propria volontà. Tu non puoi nemmeno pensare quello che Dio fa per un'anima che
vive in peccato, adopera tutti i mezzi per chiamarla alla conversione, lo
chiama fino all'ultimo momento, però se questo si ostina, rifiuta la grazia,
Dio non può costringerlo avendo dato all'uomo la libera volontà, quindi se va
all'inferno è perché lo vuole. Tu prega, fa sacrifici per la loro conversione,
tanti si salveranno per queste preghiere dei buoni.
-
Gesù mio, io non posso rassegnarmi al pensiero che i miei fratelli vadano
all'inferno, fa scendere me vivente all'inferno ma abbi pietà, perdona loro,
non sanno quello che fanno. No, non lo sanno Gesù mio... Per amore della Tua
mamma che è il rifugio dei peccatori abbi pietà. Potrai dire di no alla Tua
mamma? No Gesù a Lei non puoi dire di no. Ascoltala ti prego e salva tutti i
peccatori, sono fratelli Tuoi e anche miei, se a me fanno tanta compassione,
quanto più al Tuo cuore. Dimmi o Gesù che li salverai! Grazie. (Q. n.11 pp.16-18).
La missione
di sr. Maria Chiara:
vivere per
la gloria di Dio e per la salvezza di tutte le anime
Scrive sr.
Chiara, ricordando le date del suo cammino spirituale:
“All'età di 6 anni ho incominciato a sentire forte
il desiderio di soffrire per Gesù, per amore di Lui che è morto in croce per
mio amore e per la salvezza delle anime.
All'inizio dei 10 anni chiedevo a Dio: Anime, anime sarà il mio
grido fino alla morte.
Poi nel 1940 ho incominciato a chiedere la salvezza di tutte,
tutte le anime per volontà di Mamma.”
Il 20 aprile 1933, giorno della prima professione
Sr. M. Chiara chiede al suo divino Sposo un dono:
Ebbene, in questo giorno, per amore del Tuo amore, oso chiederTi
un triplice dono, tramite la Tua mamma:
I° la grazia del Tuo santo
amore,
2° di soffrire tanto per Tuo amore quanto può essere capace una
creatura umana sorretta da Te,
3° di lavorare tanto per amore finché avrò un filo di forze.
Tutto questo solo per la Tua lode e gloria e la salvezza delle
anime.
Dammi l'amore! Un amore forte, generoso che non si arresti davanti alle
difficoltà, grande, senza misura. L'amore sia il martirio del mio povero cuore!
Vorrei amarti tanto o Gesù, come nessuno mai Ti ha amato! Come Ti ha amato la Tua mamma! Perdono o Gesù, Ti dico forse una
follia? Io così piccola chiederti tutto questo! Eppure Tu lo sai: questa è la
sete che tormenta il mio povero cuore, Gesù, il martirio del cuore, nascosto,
noto a Te solo. Fa che si compia in me il Tuo volere, accettami come sono con
tutte le mie limitatezze che ben conosci.”
In queste righe,
scritte nel 1933, è sintetizzata tutta la sua vita: per più di 60 anni visse un
martirio del cuore, causato dalla sua incapacità di amare Gesù come avrebbe
voluto, come Gesù meritava di essere amato. Il Padre spirituale che la seguì
negli ultimi anni testimonia che ogni volta che la incontrava per la S.
Confessione, sr. Chiara le parlava di un
tormento d’amore che la faceva soffrire moltissimo. All’inizio il Padre
riteneva una esagerazione questa espressione. Ma quando le chiese se questo
martirio fosse veramente grande, lei rispose:
“Immenso, Padre!
E’ un fuoco che arde e mai si consuma!”
E avvenne che,
alcuni mesi prima del suo transito, Il Signore le apparve, ebbe un lungo
colloquio con lei e le promise che le avrebbe donato un amore tale da superare
ogni sua immaginazione.
Un giorno,
meravigliato che da qualche tempo sr. Chiara non si lamentasse più del martirio
del cuore, il Padre le chiese: “Non mi parli più del tuo tormento?” E lei,
pronta: “No, Padre! Adesso sento di
amare con l’amore della Mamma!
Era stata audace
il giorno della sua 1°professione; aveva chiesto a Gesù di poterLo amare con il
cuore della sua Mamma. Dopo 60 anni di ansie d’amore, Gesù accondiscese alla
folle richiesta della sua giovane, fedele sposa ripagandola oltre ogni
immaginazione umana!
Gesù lo aveva
detto: “Sono venuto a gettare fuoco
sulla terra, e come vorrei che fosse già acceso!”
Il fuoco di cui
parla Gesù è l’amore di Dio per l’umanità, che si è acceso alla morte in Croce
del Figlio suo prediletto: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio
Unigenito”.
Gesù ha
dimostrato il suo amore per il Padre e per noi accettando di dare la sua vita
in quel terribile modo.
Il fuoco, che
brama bruciare nei cuori di tutte le creature, è lo Spirito santo, “è l’amore forte come la morte, le sue vampe
sono fiamma divina, le grandi acque non lo possono spegnere.” Ct. 8,6
Gesù parla così alla sua sposa:
“Piccola
mia, partecipa al fuoco che arde nel mio Cuore.
Ho tanta sete della salvezza delle anime, per esse ho versato fino
all’ultima stilla il mio sangue sulla Croce. Che le mie anime predilette si
accostino a Me! Che le mie anime non abbiano paura di me! Che le mie anime
abbiano fiducia nel loro Gesù.”
E sr. Chiara,
affascinata dall’immenso amore del suo Sposo, si lascia invadere dal fuoco che
brucia nel Cuore di Gesù e sempre nel giorno della sua 1° professione lo supplica
così: “Fa che si compia in me il Tuo volere, accettami come sono con tutte le
mie limitatezze che ben conosci... Gesù, Tu hai detto: "Qualunque cosa
domanderete al Padre mio nel mio Nome, vi sarà concessa!"
Ecco che al Padre
Tuo nel Tuo Nome, chiedo di accettare la
mia immolazione totale per la S. Chiesa, il S. Padre, per tutti i Sacerdoti
e consacrati, la salvezza di tutte le anime, affinché venga il Tuo Regno
d'amore su tutta la faccia della terra a lode e gloria della SS.ma Trinità.
Gesù, fidandomi
del Tuo aiuto oso chiederti: fa’ cadere sopra di me le pene, i castighi
meritati da coloro che vengono meno alla loro vocazione e Ti abbandonano dopo
che Tu li hai scelti, prediletti.
E quando la
natura oppressa potrebbe venir meno, permetti che anch'io possa innalzare a Dio
Padre il Tuo gemito sulla Croce: "Dio mio, Dio mio perché mi hai
abbandonato?" Ma anche allora,
sostenuta dal Tuo esempio, fa che possa gridare:
"Ho sete!
Sete di nuovi patimenti per riparare le offese fatte al Tuo Cuore e salvare
anime.
Non per il
Paradiso che Tu ci hai promesso, no, no!
Solo perché Tu
sei degno di essere amato, anzi, perdona il mio ardire, vorrei rimanere sulla
porta dell'inferno sino alla fine del mondo per far sì che nessuna creatura
possa cadere in quel luogo di tormenti, di odio. No, Gesù mio! Voglio che tutti
vengano con Te in Paradiso, per cantare in eterno la Tua infinita Misericordia.
Ti ho forse
chiesto troppo o Gesù? Ma Tu sei Onnipotente, tutto puoi, a Te non costa nulla!
Anche se mi vedo
incapace, per la mia debolezza, rivestimi Tu della Tua potenza e sono certa che
con te tutto posso.
Anime, anime o
Gesù, questo sarà il mio grido fino alla morte per dissetare il Tuo Cuore
Divino.
Ti prego per
l'intercessione della Tua mamma, del Padre S. Francesco, della Madre S. Chiara, e di tutti i Santi che
questo giorno sia l'oggi perenne di tutta la mia vita. 20 aprile 1933.
(E lo fu
veramente, per tutta la sua vita!)
Parole di Gesù
Oh! Piccola mia, amami, da Te voglio solo amore, tutto il resto
viene da sé; amami anche per le anime che sono fredde, attaccate al proprio io,
che mettono se stesse al posto di Dio e mi feriscono il Cuore.
Vieni a me,
guarda il mio Cuore che arde di amore per te...
Nel mio sguardo, leggi e attingi...
Nel mio Cuore, penetra e attingi...
Nel mio cuore penetra e prendi tutto...
Nella mia volontà abbandonati e brucia,
Io sono il tuo Gesù, sono fiamma,
sono fuoco che scalda, io sono l’amore!
Mi comprendi piccola mia?
Vieni, vieni, rifugiati nel mio Cuore,
in questo abisso di amore e di Misericordia!
Amami anche per coloro che non mi amano”. Q.14,58
L'ansia continua dell'anima mia è l'amore.
Vorrei amare
tanto il buon Dio, ma mi sento piccola e incapace di soddisfare questo bisogno che
sento di amare senza misura, è un fuoco che sento nel cuore e vorrei
comunicarlo a tutti i fratelli sparsi sulla faccia della terra affinché tutte
le anime possano gustare la dolcezza dell'amore di Dio.
Sento la necessità di cose eterne, le cose di questo
mondo, anche le più sante sono troppo piccole, non mi possono appagare.
Ho sete
dell'Infinito, Dio e le anime; ecco la
doppia sete che non mi dà tregua e che fa soffrire il mio piccolo cuore
causandogli un doppio martirio... Mi pare che tanto per l'uno che per
l'altro sarei disposta (sempre confidando nell'aiuto di Dio) a qualsiasi
sacrificio, ad ogni specie d'immolazione, a morire, a vivere, ad essere
annientata, a vivere sempre se Gesù lo vuole.
Non mi interessa
neppure il Paradiso, mi basta amare e salvare i fratelli.
Sento in me una
forza interiore che non dipende da me, che mi spinge a cercare tutti i mezzi
per essere di aiuto a tutti i miei fratelli sparsi nel mondo... Se continuassi
a sentirla così, come al presente, penso che neppure in Cielo potrei riposare,
ma scenderei quaggiù in cerca di anime fino alla fine del mondo.
Credo che questa
sia una cosa tanto naturale per chi ama e conosce la sete ardente di Gesù che
ci vuole tutti salvi e partecipi della Sua gloria che ci ha meritato a prezzo
di tutto il Suo Sangue versato per noi.
Se non riposa
l'Amore che sempre bussa alla porta dei cuori per attirarli a sé, come può
riposare l’amante?
Ti prego, o mio
amato Gesù, la Madre tua te lo chiede per me: per quanto è possibile al mio
nulla, donami di poter vivere dentro di me tutto l'abisso del tuo dolore, e
tutto l'abisso del tuo amore.
Amarti, amarti
con tutto l'ardore del mio piccolo cuore, come Tu ami me!
Amore e dolore sia la mia gioia per
tuo amore! Ama Tu tramite il mio nulla, solo così potrò dire: "Mio
Dio, ti amo all'infinito come tu ami me!"
Sacro Cuore del
mio Gesù, fornace ardente d'amore, consuma, incenerisci il mio cuore con la
fiamma del Tuo amore! Così sia. F.51 doc
Vieni, o Santo Spirito, che sei l'amore, riscalda questo mio cuore,
brucialo, inceneriscilo per la gloria di Dio e la salvezza di tutti i fratelli.
Q 5,21
L'amore non dice mai basta! Anela a vette sempre più alte, corre vola
dietro l'amato Gesù! L'amore è più forte della morte! Sa sacrificare anche la
vita piuttosto che offendere Gesù! Q. n. 6,1-2.
Che il mio
ripetuto sì di ogni ora, di ogni momento abbia una vibrazione sempre nuova, una
generosità piena, una sacralità viva! Q. n.6,1-2.
Mio Signore e mio
Dio, abbi pietà e misericordia di me e di tutti i fratelli!
Perdona loro
perché non sanno quello che fanno!
Mio Dio, vorrei
dare tutto, tutto, le forze, il sangue la vita per cancellare ogni peccato sulla faccia della terra! Ma ahimè, sono povera, piccola,
impotente.
Ma Tu che sei
l'amore dammi un cuore grande, generoso che sappia amare fino all'estremo Te e
i fratelli. Sappia donare sempre, senza paura, tutte le mie forze fisiche e
morali per il bene altrui. Non devo temere il sacrificio, ma amarlo con
passione essendo esso la moneta preziosa per il riscatto dei miei fratelli
peccatori. Tu sei morto sulla Croce o mio amato Gesù per il nostro
riscatto. Hai pagato al Padre tutti i
nostri debiti. Dunque Ti prego, non permettere che nessuno si perda. Te lo chiedo per amore di Tua Madre che è il
rifugio dei peccatori, ascoltala, esaudiscila.
Oh
miei cari fratelli peccatori, non temete, il cuore di Cristo è aperto per voi,
vi aspetta per darvi il bacio del perdono, la pace, il Suo Paradiso. Credete,
credete all'amore di Dio, alla Sua infinita misericordia. Q. 24,124-126.
Certi scambi di
amore non si fanno che sulla nuda croce!
Mio Dio, patire o morire!
Vivere senza
sofferenza è più duro della morte... Alle volte mi prende un senso di nostalgia
pensando che in Paradiso non potrò più soffrire e mostrare con ciò il mio amore
a Gesù.
Io penso che se
anime del Paradiso potessero desiderare qualche cosa sarebbe di tornare quaggiù
anche per un'ora sola per soffrire qualche cosa per amore, per la gloria di Dio
e la salvezza delle anime. Q. 21,70-71
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Aut. Tribunale di Padova n. 1770 del 18/12/2001
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